Scritto per EurActiv.it e per Media Duemila online il 14/05/2012
I dibattiti televisivi fra i candidati alla
presidenza della Commissione europea riportano d’attualità, e con maggiore
forza che nel recente passato, il tema dell’esigenza d’un servizio pubblico
audiovisivo e transmediale a dimensione europea. La questione è stata sottolineata
da Giacomo Mazzone, responsabile dei Rapporti istituzionali all’Eurovisione,
intervenendo a un dibattito sulle elezioni europee nei media italiani.
L’incontro, svoltosi ieri, è stato organizzato da
Infocivica e Cime, in partnership con EurActiv.it, presso la sede a Roma del
Comitato italiano del Movimento europeo.
Tre i dibattiti televisivi principali di questa
campagna europea: uno a Maastricht, il 28 aprile, curato da EuroNews -Gardenia
Trezzini, capo-redattore, in collegamento da Lione, ne ha raccontato l’impegno
e l’impatto-; uno a Firenze, il 9 maggio, curato da RaiNews, in coincidenza con
la Festa dell’Europa; e uno a Bruxelles, domani giovedì 15 maggio, curato
dall’Eurovisione. EurActiv.com è l’unico media partner di tutti e tre gli
eventi.
Il dibattito di domani sarà l’unico che avrà come
protagonisti tutti i candidati. A Maastricht e Firenze, infatti, c’erano i
‘campioni’ del Ppe Jean-Claude Juncker, del Pse Martin Schulz, dei liberali Guy
Verhofstadt e dei Verdi –rispettivamente Ska Keller e José Bové-. Mancava sempre,
si dice per questioni linguistiche, Alexis Tsipras, greco, leader di Syriza, candidato
della Sinistra unita euro-critica.
La campagna per la presidenza della Commissione
europea, abbinata alle elezioni europee, costituisce una novità, nel panorama
istituzionale europea. Anche se siamo ancora lontani anni luce, nella
meticolosità dell’organizzazione e nell’ampiezza dell’impatto di questi
dibattiti presidenziali, dalla precisione e dall’eco degli analoghi dibattiti negli
Stati Uniti, spesso determinanti per l’esito delle elezioni.
Si tratta, tuttavia, di un primo passo, che apre
prospettive stimolanti di partecipazione e coinvolgimento delle opinioni
pubbliche europee. E che può, quindi, indurre a riprendere il discorso sul
servizio pubblico europeo, intorno al quale Infocivica ha costruito un percorso
di ricerca e d’approfondimento che, in autunno, durante la presidenza di turno
italiana del Consiglio dell’Ue, potrebbe sfociare in una proposta.
Dei tre dibattiti presidenziali 2014, quello di
domani è destinato ad avere l’audience maggiore: sarà infatti diffuso in 25
Paesi, da 18 televisioni, 11 canali di webstreaming –fra cui EurActiv.com- ,
quattro radio. A moderarlo, sarà l’italiana Monica Maggioni, direttore di
RaiNews, insieme a un giornalista irlandese; britannica la regia, della Bbc.
E che l’interesse per il confronto fra i candidati
possa essere ‘contagioso’ lo dimostra
anche il fatto che le maggiori tv tedesca e austriaca hanno diffuso un
dibattito, in tedesco, fra i candidati dei due maggiori partiti europei, Juncker
e Schulz; e che, nell’evento televisivo di chiusura della campagna francese,
giovedì 22, Schulz sarà la voce socialista, al posto del segretario del Ps.
Introdotto dal
vice-presidente di Infocivica Pasquale De Seriis, l’incontro di martedì ha
visto la partecipazione, fra gli altri, del presidente del Cime PierVirgilio
Dastoli e di Anguel Beremliyski, della Rappresentanza in Italia della
Commissione europea, oltre che di giornalisti e di persone interessate, anche
in modo fortemente critico, all’integrazione europea. S’è discusso, in
particolare, della copertura finora data dai media italiani -e non solo- della
campagna elettorale, che, partita ‘europea’, s’è poi rapidamente distribuita
lungo percorsi nazionali, e dell’impatto, oltre che delle ragioni, della
crescita dell’euro-scetticismo.
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