Scritto per EurActiv.it il 10/05/2014, su dispacci d'agenzia
Pd, M5S e Fi, nell’ordine, sul podio delle europee, ben distanziati l’uno dall’altro. Ncd/Udc sicuro oltre il 4%.La Lega Nord , la lista per
Tsipras e Fratelli d’Italia possono farcela, con fatica. La lista per
Verhofstadt arranca sotto la soglia. E l'astensione rischia di essere il primo partito. Questi gli ultimi
pronostici ‘legali’ per il 25 maggio.
Pd, M5S e Fi, nell’ordine, sul podio delle europee, ben distanziati l’uno dall’altro. Ncd/Udc sicuro oltre il 4%.
Le ultime due settimane di campagna elettorale europea –si
fa per dire, visto che d’Unione si parla sempre meno, man mano che s’avvicina
il voto- saranno senza sondaggi. I rilevamenti pubblicati ieri -in linea di
diritto, non ve ne saranno altri- lasciano strascichi di polemiche e di
insoddisfazioni (forza Italia, in particolare, si sente penalizzata). E ci sono
margini di incertezze ampi, perché l’area degli indecisi su chi votare e degli
incerti per chi votare è molto larga.
Il divieto di pubblicazione dei sondaggi nei 15 giorni
precedenti le elezioni aumenta la fibrillazione dei partiti e dei media, anche
se, in realtà, i rilevamenti non saranno magari pubblicati, ma il polso
dell’opinione pubblica continua a essere testato.
Tre quotidiani nazionali hanno ieri diffuso i loro dati sulle intenzioni di voto per le europee: Sole24Ore,
Rispetto alle politiche del 2013, quando a prendere più voti
come partito era stato il M5S, al netto della circoscrizione estero,
l’inversione tra il primo e il secondo partito pare, al momento, netta.
Non c'è, invece, unanimità di giudizio su quali altri
partiti riusciranno a superare la soglia del 4%.
Contrariamente a tutti gli auspici e a molte previsioni,
l’area dell’astensionismo rischia d’allargarsi rispetto alle europee del 2009
(l’affluenza alle urne fu del 65,1%). L’area del non voto oggi oscilla tra oltre
il 35% e, addirittura, il 43,7%: in
ogni rilevamento, è il primo partito.
Il Pd viene accreditato del 33,8% da Demetra e Roberto D'Alimonte (Sole) e
dall'Ipsos di Nando Pagnoncelli (Corriere della Sera), mentre Demos e Ilvo
Diamanti (la Repubblica )
gli danno il 32,8%.
Il Movimento di Beppe Grillo è staccato di circa 10 punti: per
Ipsos è al 23%, per Demetra al 22,2% e per Demos al 22%.
La previsione più positiva per Forza Italia è quella di
Ipsos, che gli attribuisce il 19,5%, mentre Demetra si ferma al 17,8% e Demos
al 17,5%.
Dietro, l’unica lista che pare sicura di andare oltre il 4/
è quella di Ncd. Buone chance ha la
Lega ; e ci possono sperare pure la lista per Tsipras e
Fratelli d’Italia, mentre la lista per Verhofstadt è fuori per tutti.
Questo il quadro. Demos dà Ncd-Udc al 7%), Lega Nord e Lista
per Tsipras al 4,5% e Fdi-An (al 4,3%. Fuori, anche se per poco, la lista per
Verhofstadt (3,6%).
Ipsos vede al di là del 4% solo Ncd-Udc (6,4%), Lega Nord
(5,2%) e, per un pelo, Fdi-An (4%). Fuori le liste per Tsipras e per Verhofstadt,
entrambe al 3%.
Demetra lascia fuori solo la lista per Verhofstadt (2,8%) e
vede sopra il 4% Ncd-Udc (6,5%) e, senza garanzie, la lista per Tsipras (4,5%),
la Lega Nord
(4,4%) e Fdi-An (4,1%).
Sarebbe proprio un peccato se l`ALDE non riuscisse ad ottenere seggi in Italia. Non solo per il programma molto buono di Verhofstadt ma anche perché manca in Italia una sponda politica autenticamente liberale (non potendoci certo accontentare dei surrogati conservatori in circolazione).
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