Scritto per EurActiv.it il 26/05/2014
Il Pd è il primo partito, forse vicino al 40%, forse
addirittura al di sopra: un risultato assolutamente inatteso, nelle sue
dimensioni. Il M5S è il secondo partito, ma non va oltre tra il 23%. Forza
Italia è il terzo partito, ma scende intorno al 16%. Supera sicuramente la
soglia del 4% anche la Lega
Nord , mentre sono sul filo del rasoio Ncd/Udc, l’Altra Europa
e Fratelli d’Italia.
Queste le indicazioni che vengono dalle proiezioni delle
elezioni europee in Italia, mentre lo spoglio è in corso. A seconda delle
fonti, le forchette dei risultati sono ancora abbastanza ampie, ma vanno
restringendosi e convergono sulle cifre sopra indicate.
Il principale partito di governo italiano, il Pd del premier
Matteo Renzi, esce nettamente rafforzato dal voto e diventa il maggiore partito
della sinistra europea. Non è però detto che l’area di governo nel suo
complesso esca rafforzata, perché gli alleati del Pd, cioè i centristi
dell’Ncd/Udc, ottengono un risultato molto inferiore alle attese –e non sono
ancora sicuri di entrare nel Parlamento europeo-.
L’Italia, insieme alla Germania, è l’eccezione, in un
contesto europeo in cui le aree di governo escono per lo più ‘bastonate’ da
queste elezioni, come avviene in Francia, Spagna, Gran Bretagna.
Il successo del Pd non compensa, a livello europeo, il
tracollo dei socialisti in Francia e in Spagna. Mentre la tenuta della Cdu di
Angela Merkel in Germania consente ai popolari di restare, malgrado un calo dei
seggi, la prima forza politica europea e di rivendicare al loro candidato
Jean-Claude Juncker la presidenza della Commissione europea.
M5S e Lega contribuiscono, con i loro risultati,
all’avanzata euro-scettica in tutta l’Unione. Ma M5S ribadisce
l’indisponibilità a collaborare con l’Alleanza intorno al FN di Marine Le Pen,
cui, invece, partecipa la Lega.
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