2015/05/01 - Niente comizi, né bagni di folla. Ma un sacco di grane: l’ultima, lo scandalo dei fondi di Gazprom alla sua fondazione. I primi passi della campagna di Hillary, dopo l’annuncio della candidatura domenica 12 aprile, sono stati scanditi da qualche delusione e, ovviamente, da gaffes e polemiche. Lei reagisce agli attacchi: “Fa parte delle cose –dice-, i repubblicani parlano solo di me. Che cosa farebbero?, se non mi fossi candidata”. Intanto, s’è capito perché, subito dopo essersi candidata, , Hillary s’è dimessa dalla Fondazione Clinton creata dal marito Bill e di cui continua a fare parte Chelsea, la figlia. La Fondazione ha deciso di continuare ad accettare, come ha sempre fatto, soldi da governi stranieri, sei in particolari: Gran Bretagna, Germania, Olanda, Norvegia, Canada e Australia. La ha rivelato il Wall Street Journal di Rupert Murdoch, storico fautore dei repubblicani. L’esordio nello Iowa - Hillary Clinton ha scelto di incontrare gente comune a piccoli gruppi, imprenditori e studenti nella prima tappa della campagna elettorale nello Iowa, lo Stato dove il giro delle primarie comincerà il 28 gennaio 2016. L'ex first lady è partita dal suo quartier generale di Brooklyn, a New York, a bordo di un pulmino marrone soprannominato Scooby e ha percorso 1.600 chilometri fino a La Claire, una cittadina di 4mila abitanti sulle rive del Mississippi. Lì, ha preso un tè alla Jones Street Coffee House, un locale aperto da soli sei mesi, ha salutato i proprietari Jen e Paul dietro la cassa e s’è seduta a parlare con loro, lontano dai reporter. Poi, ha incontrato gli studenti del college di Monticello e gli imprenditori di Norwalk, cui ha ricordato che la ricchezza negli Usa è nelle mani di pochi, mentre "un amministratore delegato di una società media guadagna 300 volte quello che prende un lavoratore medio". Al fast food, nessuno la riconosce - Il nuovo corso a basso profilo di Hilary Clinton funziona fin troppo bene se l'ex first lady è passata inosservata in un fast food a Maumee, in Ohio, in una sosta nel viaggio verso l'Iowa. Occhiali scuri, accompagnata solo da un'assistente, Hillary non è stata riconosciuta né dai dipendenti del Chipotle né dagli avventori mentre ordinava un burrito, un'insalata di pollo e un succo di frutta. La campagna, incentrata sulla classe media e sui suoi bisogni, s’è arricchita con l'incontro casuale a una stazione di rifornimento in Pennsylvania con una famiglia del Michigan, ripresa e postata sul profilo twitter. Wikileaks l’accusa di plagio – I repubblicani ironizzano sul lancio della campagna. Ma non sono i soli a spararle contro: in campo è pure sceso Wikileaks, accusando l'ex segretario di Stato di plagio per avere ‘rubato’ il suo "logo innovativo su twitter". Nel mirino, la freccia rossa usata dalla Clinton per formare una grande H, che compare pure nel logo dell'organizzazione di Julian Assange. Ma c'è chi ci vede la bandiera dell'Islanda o di Cuba, o il marchio dell’azienda di spedizioni FedEx. Forse, semplicemente il disegno non è molto originale. Profanata tomba padre in Pennsylvania – Poco dopo l'annuncio della candidatura dell'ex first lady, ignoti hanno profonato la tomba in cui riposano i resti del padre di Hillary, Hugh E. Rodham, nel cimitero di Scranton, in Pennsylvania. La polizia sospetta un atto vandalico con motivazioni politiche. Nato a Scranton, il padre di Hillary si trasferì dopo gli studi a Chicago, dove lavorò nel settore tessile e dove nel 1947 nacque la figlia, che passò gran parte della sua infanzia nella cittadina della Pennsylvania. Per voto immigrati, s’inventa nonni stranieri - Per ottenere i voti di milioni di immigrati e degli americani di seconda o terza generazione, Hillary Clinton s’è un po’ ‘allargata’: "Tutti i miei nonni sono venuti qui da fuori", ha detto agli imprenditori di Monticello in Iowa. Ma il sito BuzzFeed ha pubblicato le fotocopie dei certificati di nascita dei nonni dell'ex first lady e ha scoperto che solo uno dei nonni non era nato americano. I nonni materni, Delia e Edwin Howell nacquero in Illinois. E dei due nonni paterni solo Hugh Rodman Sr era un immigrato. La moglie, e nonna di Hillary, Hanna Jones Rodham, nacque in Pennsylvania. Anche il suo staff ha dovuto ammettere a denti stretti che i rilievi di BuzzFeed "sono corretti": "Mentre suo nonno era un immigrato, sembra che la nonna di Hillary sia nato subito dopo l'arrivo dei genitori negli Usa". (fonti varie - gp)
venerdì 1 maggio 2015
Usa 2016: Hillary, vita da candidata, gaffe, impicci, scandali
Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu lo 01/05/2015
2015/05/01 - Niente comizi, né bagni di folla. Ma un sacco di grane: l’ultima, lo scandalo dei fondi di Gazprom alla sua fondazione. I primi passi della campagna di Hillary, dopo l’annuncio della candidatura domenica 12 aprile, sono stati scanditi da qualche delusione e, ovviamente, da gaffes e polemiche. Lei reagisce agli attacchi: “Fa parte delle cose –dice-, i repubblicani parlano solo di me. Che cosa farebbero?, se non mi fossi candidata”. Intanto, s’è capito perché, subito dopo essersi candidata, , Hillary s’è dimessa dalla Fondazione Clinton creata dal marito Bill e di cui continua a fare parte Chelsea, la figlia. La Fondazione ha deciso di continuare ad accettare, come ha sempre fatto, soldi da governi stranieri, sei in particolari: Gran Bretagna, Germania, Olanda, Norvegia, Canada e Australia. La ha rivelato il Wall Street Journal di Rupert Murdoch, storico fautore dei repubblicani. L’esordio nello Iowa - Hillary Clinton ha scelto di incontrare gente comune a piccoli gruppi, imprenditori e studenti nella prima tappa della campagna elettorale nello Iowa, lo Stato dove il giro delle primarie comincerà il 28 gennaio 2016. L'ex first lady è partita dal suo quartier generale di Brooklyn, a New York, a bordo di un pulmino marrone soprannominato Scooby e ha percorso 1.600 chilometri fino a La Claire, una cittadina di 4mila abitanti sulle rive del Mississippi. Lì, ha preso un tè alla Jones Street Coffee House, un locale aperto da soli sei mesi, ha salutato i proprietari Jen e Paul dietro la cassa e s’è seduta a parlare con loro, lontano dai reporter. Poi, ha incontrato gli studenti del college di Monticello e gli imprenditori di Norwalk, cui ha ricordato che la ricchezza negli Usa è nelle mani di pochi, mentre "un amministratore delegato di una società media guadagna 300 volte quello che prende un lavoratore medio". Al fast food, nessuno la riconosce - Il nuovo corso a basso profilo di Hilary Clinton funziona fin troppo bene se l'ex first lady è passata inosservata in un fast food a Maumee, in Ohio, in una sosta nel viaggio verso l'Iowa. Occhiali scuri, accompagnata solo da un'assistente, Hillary non è stata riconosciuta né dai dipendenti del Chipotle né dagli avventori mentre ordinava un burrito, un'insalata di pollo e un succo di frutta. La campagna, incentrata sulla classe media e sui suoi bisogni, s’è arricchita con l'incontro casuale a una stazione di rifornimento in Pennsylvania con una famiglia del Michigan, ripresa e postata sul profilo twitter. Wikileaks l’accusa di plagio – I repubblicani ironizzano sul lancio della campagna. Ma non sono i soli a spararle contro: in campo è pure sceso Wikileaks, accusando l'ex segretario di Stato di plagio per avere ‘rubato’ il suo "logo innovativo su twitter". Nel mirino, la freccia rossa usata dalla Clinton per formare una grande H, che compare pure nel logo dell'organizzazione di Julian Assange. Ma c'è chi ci vede la bandiera dell'Islanda o di Cuba, o il marchio dell’azienda di spedizioni FedEx. Forse, semplicemente il disegno non è molto originale. Profanata tomba padre in Pennsylvania – Poco dopo l'annuncio della candidatura dell'ex first lady, ignoti hanno profonato la tomba in cui riposano i resti del padre di Hillary, Hugh E. Rodham, nel cimitero di Scranton, in Pennsylvania. La polizia sospetta un atto vandalico con motivazioni politiche. Nato a Scranton, il padre di Hillary si trasferì dopo gli studi a Chicago, dove lavorò nel settore tessile e dove nel 1947 nacque la figlia, che passò gran parte della sua infanzia nella cittadina della Pennsylvania. Per voto immigrati, s’inventa nonni stranieri - Per ottenere i voti di milioni di immigrati e degli americani di seconda o terza generazione, Hillary Clinton s’è un po’ ‘allargata’: "Tutti i miei nonni sono venuti qui da fuori", ha detto agli imprenditori di Monticello in Iowa. Ma il sito BuzzFeed ha pubblicato le fotocopie dei certificati di nascita dei nonni dell'ex first lady e ha scoperto che solo uno dei nonni non era nato americano. I nonni materni, Delia e Edwin Howell nacquero in Illinois. E dei due nonni paterni solo Hugh Rodman Sr era un immigrato. La moglie, e nonna di Hillary, Hanna Jones Rodham, nacque in Pennsylvania. Anche il suo staff ha dovuto ammettere a denti stretti che i rilievi di BuzzFeed "sono corretti": "Mentre suo nonno era un immigrato, sembra che la nonna di Hillary sia nato subito dopo l'arrivo dei genitori negli Usa". (fonti varie - gp)
2015/05/01 - Niente comizi, né bagni di folla. Ma un sacco di grane: l’ultima, lo scandalo dei fondi di Gazprom alla sua fondazione. I primi passi della campagna di Hillary, dopo l’annuncio della candidatura domenica 12 aprile, sono stati scanditi da qualche delusione e, ovviamente, da gaffes e polemiche. Lei reagisce agli attacchi: “Fa parte delle cose –dice-, i repubblicani parlano solo di me. Che cosa farebbero?, se non mi fossi candidata”. Intanto, s’è capito perché, subito dopo essersi candidata, , Hillary s’è dimessa dalla Fondazione Clinton creata dal marito Bill e di cui continua a fare parte Chelsea, la figlia. La Fondazione ha deciso di continuare ad accettare, come ha sempre fatto, soldi da governi stranieri, sei in particolari: Gran Bretagna, Germania, Olanda, Norvegia, Canada e Australia. La ha rivelato il Wall Street Journal di Rupert Murdoch, storico fautore dei repubblicani. L’esordio nello Iowa - Hillary Clinton ha scelto di incontrare gente comune a piccoli gruppi, imprenditori e studenti nella prima tappa della campagna elettorale nello Iowa, lo Stato dove il giro delle primarie comincerà il 28 gennaio 2016. L'ex first lady è partita dal suo quartier generale di Brooklyn, a New York, a bordo di un pulmino marrone soprannominato Scooby e ha percorso 1.600 chilometri fino a La Claire, una cittadina di 4mila abitanti sulle rive del Mississippi. Lì, ha preso un tè alla Jones Street Coffee House, un locale aperto da soli sei mesi, ha salutato i proprietari Jen e Paul dietro la cassa e s’è seduta a parlare con loro, lontano dai reporter. Poi, ha incontrato gli studenti del college di Monticello e gli imprenditori di Norwalk, cui ha ricordato che la ricchezza negli Usa è nelle mani di pochi, mentre "un amministratore delegato di una società media guadagna 300 volte quello che prende un lavoratore medio". Al fast food, nessuno la riconosce - Il nuovo corso a basso profilo di Hilary Clinton funziona fin troppo bene se l'ex first lady è passata inosservata in un fast food a Maumee, in Ohio, in una sosta nel viaggio verso l'Iowa. Occhiali scuri, accompagnata solo da un'assistente, Hillary non è stata riconosciuta né dai dipendenti del Chipotle né dagli avventori mentre ordinava un burrito, un'insalata di pollo e un succo di frutta. La campagna, incentrata sulla classe media e sui suoi bisogni, s’è arricchita con l'incontro casuale a una stazione di rifornimento in Pennsylvania con una famiglia del Michigan, ripresa e postata sul profilo twitter. Wikileaks l’accusa di plagio – I repubblicani ironizzano sul lancio della campagna. Ma non sono i soli a spararle contro: in campo è pure sceso Wikileaks, accusando l'ex segretario di Stato di plagio per avere ‘rubato’ il suo "logo innovativo su twitter". Nel mirino, la freccia rossa usata dalla Clinton per formare una grande H, che compare pure nel logo dell'organizzazione di Julian Assange. Ma c'è chi ci vede la bandiera dell'Islanda o di Cuba, o il marchio dell’azienda di spedizioni FedEx. Forse, semplicemente il disegno non è molto originale. Profanata tomba padre in Pennsylvania – Poco dopo l'annuncio della candidatura dell'ex first lady, ignoti hanno profonato la tomba in cui riposano i resti del padre di Hillary, Hugh E. Rodham, nel cimitero di Scranton, in Pennsylvania. La polizia sospetta un atto vandalico con motivazioni politiche. Nato a Scranton, il padre di Hillary si trasferì dopo gli studi a Chicago, dove lavorò nel settore tessile e dove nel 1947 nacque la figlia, che passò gran parte della sua infanzia nella cittadina della Pennsylvania. Per voto immigrati, s’inventa nonni stranieri - Per ottenere i voti di milioni di immigrati e degli americani di seconda o terza generazione, Hillary Clinton s’è un po’ ‘allargata’: "Tutti i miei nonni sono venuti qui da fuori", ha detto agli imprenditori di Monticello in Iowa. Ma il sito BuzzFeed ha pubblicato le fotocopie dei certificati di nascita dei nonni dell'ex first lady e ha scoperto che solo uno dei nonni non era nato americano. I nonni materni, Delia e Edwin Howell nacquero in Illinois. E dei due nonni paterni solo Hugh Rodman Sr era un immigrato. La moglie, e nonna di Hillary, Hanna Jones Rodham, nacque in Pennsylvania. Anche il suo staff ha dovuto ammettere a denti stretti che i rilievi di BuzzFeed "sono corretti": "Mentre suo nonno era un immigrato, sembra che la nonna di Hillary sia nato subito dopo l'arrivo dei genitori negli Usa". (fonti varie - gp)
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