Usa 2016: repubblicani, una folla, si candida Santorum, si
prepara Trump
Ennesimo candidato alle primarie repubblicane per la Casa Bianca: è sceso in campo pure Rick Santorum, con un evento a Cabot, in Pennsylvania, Stato di cui fu senatore per due mandati dal 1995 al 2007. Santorum, 57 anni, avvocato, cattolico integralista, tenta per la seconda volta: nel 2012, fu l’avversario più pericoloso dell'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, poi battuto alle urne da Barack Obama. Santorum è il settimo repubblicano ufficialmente in corsa, dopo, in ordine alfabetico, Ben Carson, Ted Cruz, Carly Fiorina, Mike Huckabee, Rand Paul e Marco Rubio. E non ci si ferma qui: a questi, potrebbero aggiungersi entro giugno Jeb Bush, ex governatore della Florida, Rick Perry, ex governatore del Texas, e forse George Pataki, ex governatore dello Stato di New York, oltre che Donald Trump, l’eccentrico miliardario che prepara un annuncio il 16 giugno. . In campo democratico, si è fermi a due: Hillary Clinton,e il senatore del Vermont, Bernie Sanders. Aprendo la sua campagna, Santorum ha promesso di restituire il potere economico alla classe media. "Take back America" è stata, non a caso, la colonna sonora di un discorso centrato sulle attese e sui bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie, i colletti blu "lasciati indietro" –dice Santorum- dall’Amministrazione democratica e dalle grandi aziende. Trump, 68 anni, magnate immobiliare e star dei reality, non ha invece svelato i contenuti della sua sortita del 16 giugno, ma ha recentemente affermato di essere "l'unico a poter fare tornare grande l'America" e ha criticato la politica estera dell'Amministrazione Obama, che avrebbe fatto perdere agli Stati Uniti "il rispetto del mondo". (fonti varie – gp)
Usa 2016: democratici, Sanders parte in campagna, promette rivoluzione
Per quasi un mese, la sua candidatura alla nomination democratica alla Casa Bianca è stata silente. Ora, Bernie Sanders, 73 anni, senatore “socialista” –la definizione è sua e ci tiene- del Vermont, ha formalmente avviato la sua campagna per la Casa Bianca, promettendo niente meno che una "rivoluzione". Anche lui, come molti candidati, di qualsiasi estrazione, intende “riprendersi l’America”, ostaggio –dice- dei miliardari di Wall Street. Ma il suo problema, per ora, è prendersi la nomination, strappandola a Hillary Clinton, che è, nei sondaggi e nella considerazione della gente, la grandissima favorita. "Il gap tra i molto ricchi e tutti gli altri è il più ampio registrato dagli Anni Venti –dice Sanders-. La questione della ricchezza e delle diseguaglianze è la grande questione morale del nostro tempo ed è la grande questione politica del nostro tempo", ha affermato davanti ad una folla di sostenitori a Burlington, città di cui è stato sindaco. Sebbene non possa minacciare la Clinton nella corsa alla nomination, Sanders potrebbe condizionare i toni della campagna elettorale, spostando a sinistra il dibattito. Con un impatto non positivo sulla presa al centro del ‘campione’ democratico. (Agi – gp)
Ennesimo candidato alle primarie repubblicane per la Casa Bianca: è sceso in campo pure Rick Santorum, con un evento a Cabot, in Pennsylvania, Stato di cui fu senatore per due mandati dal 1995 al 2007. Santorum, 57 anni, avvocato, cattolico integralista, tenta per la seconda volta: nel 2012, fu l’avversario più pericoloso dell'ex governatore del Massachusetts Mitt Romney, poi battuto alle urne da Barack Obama. Santorum è il settimo repubblicano ufficialmente in corsa, dopo, in ordine alfabetico, Ben Carson, Ted Cruz, Carly Fiorina, Mike Huckabee, Rand Paul e Marco Rubio. E non ci si ferma qui: a questi, potrebbero aggiungersi entro giugno Jeb Bush, ex governatore della Florida, Rick Perry, ex governatore del Texas, e forse George Pataki, ex governatore dello Stato di New York, oltre che Donald Trump, l’eccentrico miliardario che prepara un annuncio il 16 giugno. . In campo democratico, si è fermi a due: Hillary Clinton,e il senatore del Vermont, Bernie Sanders. Aprendo la sua campagna, Santorum ha promesso di restituire il potere economico alla classe media. "Take back America" è stata, non a caso, la colonna sonora di un discorso centrato sulle attese e sui bisogni dei lavoratori e delle loro famiglie, i colletti blu "lasciati indietro" –dice Santorum- dall’Amministrazione democratica e dalle grandi aziende. Trump, 68 anni, magnate immobiliare e star dei reality, non ha invece svelato i contenuti della sua sortita del 16 giugno, ma ha recentemente affermato di essere "l'unico a poter fare tornare grande l'America" e ha criticato la politica estera dell'Amministrazione Obama, che avrebbe fatto perdere agli Stati Uniti "il rispetto del mondo". (fonti varie – gp)
Usa 2016: democratici, Sanders parte in campagna, promette rivoluzione
Per quasi un mese, la sua candidatura alla nomination democratica alla Casa Bianca è stata silente. Ora, Bernie Sanders, 73 anni, senatore “socialista” –la definizione è sua e ci tiene- del Vermont, ha formalmente avviato la sua campagna per la Casa Bianca, promettendo niente meno che una "rivoluzione". Anche lui, come molti candidati, di qualsiasi estrazione, intende “riprendersi l’America”, ostaggio –dice- dei miliardari di Wall Street. Ma il suo problema, per ora, è prendersi la nomination, strappandola a Hillary Clinton, che è, nei sondaggi e nella considerazione della gente, la grandissima favorita. "Il gap tra i molto ricchi e tutti gli altri è il più ampio registrato dagli Anni Venti –dice Sanders-. La questione della ricchezza e delle diseguaglianze è la grande questione morale del nostro tempo ed è la grande questione politica del nostro tempo", ha affermato davanti ad una folla di sostenitori a Burlington, città di cui è stato sindaco. Sebbene non possa minacciare la Clinton nella corsa alla nomination, Sanders potrebbe condizionare i toni della campagna elettorale, spostando a sinistra il dibattito. Con un impatto non positivo sulla presa al centro del ‘campione’ democratico. (Agi – gp)
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