Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 26/09/2016
Separati su quasi tutto, ma uniti dal presidente
egiziano al-Sisi e dal premier israeliano Netanyahu: l’uno e l’altro, li hanno
ricevuti entrambi, di passaggio a New York per l’Assemblea generale delle Nazioni
Unite. Più lungo l’incontro di Netanyahu con Trump, oltre un’ora; più breve
quello con la Clinton, meno d’un’ora – tempi forniti dall’'ufficio del primo
ministro -. E più soddisfacente per Netanyahu quello con il candidato
repubblicano, che gli promette mari e monti, mentre la candidata democratica s’attiene
alle linee della diplomazia statunitense.
Il colloquio con Trump è avvenuto nella residenza del
magnate a New York, alla presenza dell'ambasciatore israeliano Ron Dermer e del
genero ebreo di Trump, Jared Kushner.
Al termine dell'incontro Netanyahu ha pubblicato un
comunicato molto stringato in cui rileva d’avere discusso con Trump della
sicurezza di Israele e degli sforzi per portare in Medio Oriente pace e
stabilità. ''Netanyahu ha ringraziato Trump per la sua amicizia e per il suo
sostegno verso Israele''.
Nel suo comunicato, Trump afferma: "Gerusalemme è
stata la capitale eterna del popolo ebraico per oltre 3000 anni''. Di
conseguenza una Amministrazione Trump ''riconoscerebbe Gerusalemme come
capitale indivisibile dello Stato d'Israele''. E il magnate assicura che, una
volta eletto, ''fra Israele e Usa si avvierà una straordinaria cooperazione
strategica, tecnologica, militare e di intelligence''.
''Israele è un partner vitale per gli Stati
Uniti nella lotta contro il terrorismo dell'Islam radicale”, prosegue il
comunicato. Nell'incontro privato sono state affrontate anche le questioni dell'accordo
sul nucleare iraniano - cui Israele si oppone - e la lotta al sedicente Stato
islamico.
Dopo l’incontro con la Clinton, a porte chiuse come l’altro, una nota diffusa dalla candidata rileva che "un Israele forte e sicuro è vitale per gli Stati Uniti" e riafferma "il costante impegno" dell’ex segretario di Stato nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele. La Clinton "ha anche sottolineato l’appoggio dato all'accordo raggiunto a inizio settembre per nuovi aiuti militari ed il suo impegno per contrastare gli sforzi volti a boicottare Israele”. (fonti vv – gp)
Dopo l’incontro con la Clinton, a porte chiuse come l’altro, una nota diffusa dalla candidata rileva che "un Israele forte e sicuro è vitale per gli Stati Uniti" e riafferma "il costante impegno" dell’ex segretario di Stato nelle relazioni tra Stati Uniti e Israele. La Clinton "ha anche sottolineato l’appoggio dato all'accordo raggiunto a inizio settembre per nuovi aiuti militari ed il suo impegno per contrastare gli sforzi volti a boicottare Israele”. (fonti vv – gp)
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