Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 12/09/2016
Il giallo di un malore di Hillary Clinton nella cerimonia di commemorazione, ieri, a Ground Zero, delle vittime degli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001. L’ex first lady, che vi assiste, come il suo rivale Donald Trump, s’allontana prima della fine, durante la lettura dei nomi dei caduti: immagini della Fox la mostrano da lontano mentre barcolla e quasi sviene, sostenuta da un agente del Secret Service, prima di salire sul van che la porta a casa della figlia, poco lontano.
Il giallo di un malore di Hillary Clinton nella cerimonia di commemorazione, ieri, a Ground Zero, delle vittime degli attacchi terroristici dell’11 Settembre 2001. L’ex first lady, che vi assiste, come il suo rivale Donald Trump, s’allontana prima della fine, durante la lettura dei nomi dei caduti: immagini della Fox la mostrano da lontano mentre barcolla e quasi sviene, sostenuta da un agente del Secret Service, prima di salire sul van che la porta a casa della figlia, poco lontano.
Accade nel
mattino di New York, tra le 09.00 e le 10.00. Una spiegazione dell’episodio
arriva solo in serata, con una dichiarazione del medico curante della ex first
lady Lisa Bardack: la candidata ha la polmonite ed è disidratata. La Bardack
rivela, in una nota, che la polmonite è stata diagnosticata venerdì 9, in
seguito ad esami più approfonditi per capire le cause di una tosse prolungata,
troppo prolungata per essere solo la conseguenza delle allergie di cui Hillary
soffre.
Il medico assicura
che l'ex first lady, sottoposta a una cura di antibiotici, si sta riprendendo
bene. Le era stato anche consigliato di restare a riposo e di modificare l'agenda
dei suoi impegni: infatti, lei annulla una missione in California di due
giorni, oggi e domani, dedicati alla raccolta di fondi e all'apparizione nel talk-show
televisivo di Ellen DeGeneres.
A prostrarla
a Ground Zero è stato il caldo, in una giornata in cui la temperatura percepita
è stata superiore a quella reale per l'alto tasso d’umidità. Il malessere, nel
15° anniversario degli attentati che fecero quasi 3000 vittime, e la diagnosi
di polmonite sono destinati ad alimentare le voci, già messe in giro dalla
campagna Trump, sullo stato di salute generale della Clinton, contrapposto a
quello, pubblicizzato come “eccellente”, del candidato repubblicano, più
anziano di lei di un anno (69 non ancora compiuti contro 70 già compiuti).
A spiegare
la decisione di Hilary di lasciare in fretta e furia Ground Zero era stato il
suo portavoce Nick Merrill, dopo che quasi un'ora e mezza di silenzio e di
mistero che tra i giornalisti presenti aveva alimentato le congetture più
disparate. I pochi testimoni riferivano di un malore improvviso.
Le
immagini poi diffuse dalla Fox, la prima a dare la notizia, mostrano la Clinton
appoggiata ad una colonnina sul margine del marciapiede mentre aspetta il van
che la deve portare via. Al momento di salire sul veicolo, le ginocchia dell’ex
first lady cedono visibilmente: non riesce a camminare, quasi cade sul sedile
del van e le persone attorno a lei di fatto la tirano su di peso. Nel
trambusto, lei perde una scarpa.
Anche i
giornalisti del pool che segue ovunque la candidata sono tenuti a lungo all'oscuro
di quanto accade: non sanno dove sia stata portata. Hillary si riprende a casa
di Chelsea, nel Flatiron District, a Manhattan: esce in strada, rassicura tutti
incrociando i giornalisti sotto l'abitazione e scherzando con una bimba che le
corre incontro – lì, s’è radunata una piccola folla di curiosi e sostenitori -.
"Sto alla grande – dice -. Oggi a New York è una bellissima giornata".
Quindi di nuovo in auto, verso Chappaqua, a nord di New York, dove i Clinton
hanno la residenza.
Donald
Trump, anch'egli presente a Ground Zero, non s’è accorto di nulla. Del resto i
due, finché sono stati entrambi presenti, si sono ignorati, tenendosi a debita
distanza. Trump, accompagnato dall’allora sindaco di New York Rudolph Giuliani
e dal governatore del New Jersey Chris Christie, è giunto dove oggi sorge la
Torre della Libertà e c’è il memoriale della strage, qualche minuto prima di
Hillary, accolto da qualche applauso.
I due, che
avevano sospeso per la giornata gli impegni elettorali, si sono ignorati e non
hanno avuto occasione d’incontrarsi o di parlarsi, né l’hanno cercata. La
cerimonia è stata scandita da sei minuti di silenzio nel momento esatto degli
impatti degli aerei – quattro in tutto – e del crollo delle Torri..
Nessun
commento del magnate, che evita per il momento di infierire, lui la cui campagna
ha più volte diffuso dubbi sullo stato di salute dell'avversaria, l'ultima in
agosto. ll tema, però, tornerà inevitabilmente al centro del dibattito, a sei
settimane dall’Election Day.
La
Clinton, poco prima di lasciare l'incarico di Segretario di Stato, era stata operata
per un ematoma alla testa procuratosi in seguito ad una caduta e, come
conseguenza, soffrirebbe di amnesie. Parte della stampa a lei ostile fa ricorrenti
insinuazioni su problemi di salute mai meglio specificati e, soprattutto, mai
confermati da diagnosi mediche.
Nei
sondaggi, l’ex first lady è in vantaggio sul rivale repubblicano: un
rilevamento Washington Post – Abc la vede avanti di 5 punti, meno però di un
mese fa, subito dopo le convention. Lei e Trump, fino all’imminenza delle
commemorazioni dell’11 Settembre, hanno continuato ad attaccarsi.
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