Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 15/09/2016
A poche ore
dal ritorno in campo di Hillary Clinton e dopo la pubblicazione della cartella
clinica della candidata democratica, che risulta ‘abile alla presidenza’,
Donald Trump ha rotto la sorta di tregua che lo aveva portato a non cavalcare
il malore accusato domenica a Ground Zero dall’ex first lady, che sta curando una
polmonite con gli antibiotici. "'C'è qualcuno di voi che pensa che Hillary
sia in grado di stare in piedi per un'ora?", ha chiesto il magnate alla
platea di sostenitori durante un comizio in Ohio. "Non lo so", ha
aggiunto.
Finora il
candidato repubblicano s’era limitato a rituali auguri di pronta guarigione
alla rivale, mentre la sua campagna denunciava la mancanza di trasparenza dello
staff di Hillary, che non aveva reso pubblica la diagnosi di polmonite prima
del mancamento durante la commemorazione delle vittime degli attacchi
terroristici dell’11 Settembre 2001.
Con l’ex
first lady a riposo per curarsi, in un comizio in Nevada l’ha sostituita il
marito Bill, l’ex presidente, che ha assicurato: “Hillary si sente bene”. La
candidata tornerà a fare campagna oggi, a Washington, dopo cinque giorni senza
comizi e una settimana dopo che le è stata diagnosticata la polmonite.
Cartelle cliniche, più o meno serie, a confronto - La sua cartella clinica, pubblicata
ieri, afferma che la sua salute le permette di fare il presidente. La candidata
democratica si sta ancora riprendendo da una "leggera polmonite" -
scrive il medico curante, la dottoressa Lisa Bardack -, ma resta "sana e
abile" a servire come presidente. Per debellare i batteri della polmonite
- che "non è contagiosa" in questa forma -, all'ex first lady sono
stati prescritti una cura a base d’antibiotici per dieci giorni e un periodo di
riposo. I risultati degli esami fisici compiuti vengono definiti
"normali", mentre le condizioni psichiche sono "eccellenti".
Sul fronte
dei certificati medici, Trump è, dal canto suo, molto più ‘generoso’ di quanto
non sia su quello della dichiarazione dei redditi, che resta segreta. Nello show
televisivo di Mehmet Oz, controverso medico di simpatie repubblicane, il
magnate ha mostrato una sintesi in una paginetta dei risultati degli esami
fatti la scorsa settimana dal dottor Harold Bornstein, medico di famiglia da
lunga data, lo stesso che ha redatto in cinque minuti la stringata e molto
encomiastica nota sulle condizioni di salute del candidato resa nota alcune
settimane or sono. Dopo quell'episodio, Bornstein ha mediaticamente la stessa
credibilità dei ciarlatani che vendevano elisir di lunga vita nelle fiere del
West.
Oz assicura
di avere chiesto a Trump un esame completo dei vari sistemi, compreso quello
nervoso, e dei livelli ormonali e la storia clinica di famiglia: il magnate ne
risulterebbe in forma, magari un po’ sovrappeso, con il colesterolo al limite e
sotto farmaci per controllare la pressione.
Hillary, bene coi leader, male nei sondaggi - A conferma del recupero della
forma di Hillary e del suo ritorno in campo, la sua campagna ha fatto sapere che
l’ex segretario di Stato incontrerà, la prossima settimana, a margine dell’Assemblea
generale delle Nazioni Unite a New York, i presidenti egiziano Abdel Fattah
al-Sisi e ucraino Petro Poroshenko e altri leader.
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