Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 23/09/2016
Sondaggi
sorpresa, a pochi giorni dal primo dibattito televisivo, lunedì sera, tra
Hillary Clinton e Donald Trump: in attesa di verifiche da altri rilevamenti,
Wall Street Journal / Nbc danno Hillary in vantaggio su Trump di sei punti,
nonostante gli eventi delle ultime due settimane siano stati unanimemente letti
dai media Usa come favorevoli al candidato repubblicano.
La polmonite
di Hillary tenuta celata al pubblico fino al malessere a Ground Zero l’11
Settembre, gli attacchi terroristici lo scorso fine settimana tra New York e
New Jersey, le tensioni razziali che sono esplose negli ultimi giorni a
Charlotte in North Carolina: tutto ciò pareva preludere a un balzo in avanti
del magnate..
Invece, il
risultato del sondaggio vede la Clinton in testa con il 43% delle intenzioni di
voto, seguita da Trump con il 37%. Il libertario Gay Johnson è al 9%, la verde
Jill Stein al 3%.
Il
repubblicano continua, però, a insidiare la democratica in Stati chiave, come l’Ohio,
la Florida e la stessa North Carolina, ma anche la Pennsylvania e il Nevada.
Per conquistare la Casa Bianca non ci vuole, infatti, la maggioranza dei voti popolari
espressi l’8 Novembre, ma la maggioranza dei Grandi Elettori che saranno
assegnati dai risultati Stato per Stato.
I Grandi
Elettori sono 538, la maggioranza è 270. Secondo un calcolo della Cnn, Hillary
sarebbe oggi a 272, d’un soffio oltre la soglia, mentre il sito 270towin.com ne
dà 200 sicuri alla Clinton e 163 sicuri a Trump, lasciando in bilico 13 Stati –
una situazione meno favorevole all’ex first lady che a inizio settembre -.
Per
270towin.com, gli Stati aperti sono nel Nord-Est New Hampshire e Pennsylvania,
al Sud Virginia, North Carolina, Georgia e Florida, sui Grandi Laghi e nel
MidWest Michigan, Wisconsin, Ohio e Iowa, all’Ovest Colorado, Arizona e Nevada.
Lì si concentreranno le presenze e gli investimenti dei candidati in termini di
spot televisivi nelle prossime decisive settimane.
Diplomatici in pensione, ‘Trump non è qualificato’ – A ciascuno i suoi campioni. Se, all'inizio
di settembre, 88 generali e militari di alto rango avevano espresso, in una
lettera aperta, sostegno a Donald Trump, specie sul fronte della sicurezza
nazionale, adesso, con analogo strumento, 75 ambasciatori in pensione ed ex
alti funzionari del Dipartimento di Stato giudicano il magnate “completamente
inadeguato” a fare il presidente e il comandante-in-capo e dichiarano che
voteranno Hillary Clinton, pur precisando di non condividerne ogni singola
decisione.
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