Pubblicato da AffarInternazionali.it lo 06/01/2015, firmato con lo pseudonimo Adriano Metz
Sul calendario
del 2015, le bandierine degli impegni internazionali a priori di primaria
importanza sono rare: guerre che continuano, nessun appuntamento elettorale da
svolta nelle Grandi Potenze; Vertici sulla carta di routine, G20 –ad Antalya in
Turchia, a novembre- e G8 –a Elmau in Germania, il 7 giugno-, Ue –tutti a
Bruxelles, il primo a metà febbraio sul ‘piano Juncker’- e Apec –a Manila, in
novembre- ed altri; manco le Olimpiadi o i Mondiali.
Un anno senza
colonna dorsale e senza emozioni? Ci penserà la cronaca di certo, a darci i
brividi; ed è invece il clima a fornire una ‘stella polare’ alla diplomazia
mondiale nei prossimi 12 mesi, verso l’appuntamento planetario di Parigi a
inizio dicembre.
Il 2014 ci lascia in eredità “un sistema politico
internazionale scosso da una serie di crisi, nessuna delle quali ha ancora
trovato una soluzione e le ricadute delle quali peseranno sull'avvenire”: vale
per la sfida integralista del sedicente Stato Islamico, l’Is, e per il
confronto tra Russia e Ucraina, che coinvolge Stati Uniti e Unione europea in
una sorta di nuova Guerra Fredda.
Gli appuntamenti elettorali più gradi di potenziali
conseguenze sono dentro l’Ue, in Grecia subito, poi in Gran Bretagna a primavera e in Spagna in autunno,
tre Paesi dove i partiti euro-scettici, pur d’ispirazione diversa, rischiano di
fare il botto, da Syriza all’Ukip a Podemos, senza trascurare numerose consultazioni
di vario tipo in Svezia, Polonia e altrove.
La guerra al terrorismo, una costante del XXI Secolo dopo l’attacco
all’America dell’11 Settembre 2001, continuerà in Afghanistan, in Iraq, contro il
Califfato, intrecciandosi col persistente conflitto tra israeliani e
palestinesi e con gli sviluppi spesso cruenti delle Primavere islamiche tra
Siria e Libia. E non bastano a farla cessare gli appelli di Papa Francesco nella
Giornata della Pace, celebrata il 1° gennaio con rito benaugurante.
Certo, ci sono poi le crisi che si risolvono quando te le sei quasi
dimenticate, da tanto durano, com'è stato per il disgelo tra Usa e Cuba, dopo
mezzo secolo di embargo economico e diplomatico; oppure le crisi che maturano
lentamente una soluzione, come quella con l’Iran. L’accordo sul nucleare tra i
‘5 + 1’ e Teheran pare a portata di mano –l’ennesima scadenza dell’annosa
trattativa è stata fissata al 30 giugno- e il presidente Usa Barack Obama non esclude per il 2015, e comunque entro la
fine del suo mandato, la riapertura dell'ambasciata in Iran. ...
... di qui, estratti a capitoletti degli Accadde Domani già pubblicati su Il Fatto Quotidiano ...
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