2015/01/25
- Parata di potenziali candidati alla nomination repubblicana per le presidenziali
2016 nel week-end a Des Moines, capitale dello Iowa, lo Stato che, nel gennaio
2016, aprirà la stagione delle primarie. L’occasione è una riunione di oltre
mille conservatori che si autodefiniscono ‘sociali’ e che hanno una matrice
religiosa: avranno un ruolo chiave nei ‘caucuses’, le tradizionali ‘assemblee
elettive’ che assegnano i delegati in questo Stato rurale del Mid-West. Le presenze,
fra gli altri, del governatore del New Jersey Chris Christie, del senatore del
Texas Ted Cruz e del governatore del Wisconsin Scott Walker e di molti altri
hanno trasformato lo Iowa Freedom Forum in una sorta di lancio non ufficiale
della campagna per le primarie nello Stato. Ma pesano pure le assenze: non ci
sono, infatti, i due che sono oggi considerati i battistrada nella corsa alla
nomination repubblicana, l’ex governatore del Massachusetts Mitt Romney,
candidato alla Casa Bianca nel 2012, e l’ex governatore della Florida Jeb Bush,
figlio e fratello di presidente. E non ci sono neppure i senatori del Kentucky
Rand Paul e della Florida Marco Rubio. Ci sono, invece, ma non è detto che poi
si candidino, l’ex senatore della Pennsylvania Rick Santorum, che vinse qui le
primarie del 2012, avviandosi a un inatteso testa a testa con Romney per la
nomination, la candidata alla vicepresidenza nel 2008 Sarah Palin, e due figure
di punta dell’imprenditoria repubblicana, Carly Fiorina e Donald Trump, che,
fuori dai denti com’è nel suo stile, ha scartato sia Romney (“Ha fallito”) che
Bush (“L’ultima cosa di cui abbiamo bisogno è un altro Bush”). Lo Iowa è uno
Stato tendenzialmente religioso, dove, fra i repubblicani, nel 2008 vinse il
pastore battista Mike Huckabee, ex governatore dell’Arkansas, e nel 2012 il
cattolico tradizionalista Santorum. Spesso, nelle presidenziali, i suoi Grandi
Elettori vanno al candidato repubblicano. (vv
– gp)
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