Dalla periferia dell’America, San Bernardino, California, al cuore del Cairo, il quartiere di Agouza, atti di violenza che hanno il marchio dell’integralismo avvolgono il pianeta in una rete di terrore. E mentre l’Is rivendica la strage dei disabili, le risposte dell’Occidente restano frammentarie; e due presunti alleati, fra di loro e nostri, nella lotta al terrorismo, Russia e Turchia, restano ai ferri corti.
San
Bernardino: un’adepta del Califfo
- Tashfeen Malik, la giovane che col marito Syed Farook ha ucciso 14 persone in
un centro per disabili, era affiliata al sedicente Stato islamico. La Cnn dice
che Tashfeeen, d’origine pakistana, ma trasferitasi da piccola in Arabia
Saudita, madre d’una bimba di sei mesi, studentessa di farmacia, avrebbe postato
su Facebook un messaggio, poi cancellato, dichiarando fedeltà
all’autoproclamato califfo Abu Bakr al-Baghdadi.
Ciò sarebbe avvenuto proprio durante il
massacro di mercoledì –non è chiaro da quale account e come-. L’inquietante
vicenda trova un riscontro nella rivendicazione (tardiva) della strage, che
viene attribuita a “due sostenitori” dell’Is.
Gli inquirenti ora ritengono che sia
stata Tashfeen a radicalizzare Syed, che dopo il matrimonio era cambiato: i due
si sarebbero ispirati alle milizie jihadiste, ma avrebbe agito per conto lor.
Marito e moglie s’erano conosciuti online: l’uomo andò in Arabia saudita nel
2013 per fare il pellegrinaggio alla Mecca, incontrarla e frequentarla; l’anno
dopo la sposò e la portò con sé negli Usa. Proprio durante quei viaggi,
potrebbero esserci stati contatti con elementi della galassia terroristica.
Per il New York Times, che cita fonti del
Congresso, Farook era stato in contatto "con estremisti, negli Usa e
all'estero, anni fa, non di recente": cinque persone, tra cui una legata
agli Shebab somali e una al Fronte al-Nusra, ramo di al-Qaeda in Siria.
La coppia, che non ha lasciato
rivendicazioni, disponeva di un vero e proprio arsenale: in casa, c’erano 12
tubi bomba, materiale per costruire altri ordigni artigianali – alcuni dei
quali già assemblati seguendo il manuale 'Come costruire una bomba nella cucina
di tua madre' pubblicato dalla rivista di al Qaeda 'Inspire' - e oltre 3mila
munizioni.
Dalle indagini è emerso che Farook
aveva avuto tempo fa una discussione religiosa con un collega ebreo e filo-israeliano,
che figura tra le vittime. Sul lavoro, inoltre, lo prendevano in giro perché la
barba lunga che s’era fatto crescere gli dava un tipico aspetto da musulmano
integralista.
La
Germania va alla guerra
– Il Bundestag ha approvato la missione militare
contro gli jihadisti del Califfo: 445 sì, 146 no, 7 astenuti. Berlino invierà
una fregata di scorta alla portaerei francese Charles de Gaulle, che incrocia
al largo della Siria, e sei aerei da ricognizione Tornado, un aereo cisterna e un
contingente militare fino a 1.200 uomini. Però, la Germania non parteciperà ai
raid.
Molotov al
Cairo fanno strage - Un attacco con bombe incendiarie contro un ristorante/night
club ha fatto almeno 16 morti e diversi feriti, nel quartiere di Agouza, al
Cairo. Le autorità ritengono che l’azione non sia un atto terroristico, ma la
vendetta di alcuni ex dipendenti licenziati giorni fa dopo una rissa nel
locale. La sicurezza in Egitto s’è gravemente deteriorata, dopo il colpo di
Stato che ha condotto al potere l’attuale presidente, il generale al-Sisi: il
Paese è da mesi teatro di attentati spesso diretti contro le forze di sicurezza
e rivendicati da gruppi integralisti.
Donne al fronte
e scambi di dati – Secondo il
presidente Obama, il via libera dato dal Pentagono all’impiego delle donne in
armi in ruoli di combattimento renderà l’esercito statunitense “ancora più
forte”, anche nella lotta contro il terrorismo.
Pure gli europei rafforzano l’arsenale di sicurezza:
ieri, i governi dei 28 hanno suggellato un’intesa sul Pnr, il registro dei dati
personali di chi viaggia in aereo dentro e fuori l'Ue, utile a "prevenire,
identificare e perseguire minacce terroristiche e gravi crimini".
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