Hillary Clinton non ha finora utilizzato in campagna
elettorale le sue ‘armi (fino a un certo punto) segrete’, cioè il marito Bill
Clinton e la figlia Chelsea. Ora, a poco più di un mese dall’inizio delle
primarie, e mentre Donald Trump continua a dominare i sondaggi repubblicani, pare
venuto il momento di giocarsi Bill, specie in funzione ‘anti-showman’, mentre
Chelsea, si cui è stata appena annunciata la seconda gravidanza, sarà
spendibile con cautela nei prossimi mesi, in attesa dell’arrivo del fratellino,
o della sorellina, di Charlotte.
L'ex presidente ha finora tenuto un basso profilo, offrendo a
Hillary consigli dietro le quinte e contribuendo alla raccolta di fondi (ma in
eventi a porte chiuse). Nei prossimi giorni, è però prevista la sua partecipazione
in eventi pubblici nello Iowa e nel New Hampshire, i due Stati che apriranno la
serie dei voti per la scelta dei delegati alla convention democratica, rispettivamente
il 1° febbraio con assemblee di partito e il 9 febbraio. Lì Hillary e Bernie
Sanders, il suo principale rivale per la nomination democratica, sono relativamente
vicini nei sondaggi.
L’ingresso di Bill nella campagna prelude a un innalzamento
della retorica contro Trump. Ma c’è chi ricorda che, nel 2008, l’ex presidente
non bastò a tenere la moglie al riparo dall’allora rivale Barack Obama: Bill
suggerì che la vittoria di Obama in South Carolina non fosse molto
significativa per l'elevato numero d’elettori afro-americani in quello Stato,
che invece si rivelò il trampolino di lancio per la nomination.
Intanto, di sondaggio in sondaggio Trump è sempre più avanti
tra i candidati repubblicani: la Reuters gli dà il 39,3% delle preferenze, tre
volte più di quelle di Ted Cruz (12,8%) e quattro volte quelle di Ben Carson
(9,6%). Tutti più indietro gli altri 10 contendenti. (fonti vv - gp)
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