Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 04/12/2013
L’Fbi tratta la strage di San Bernardino, in California,
come un atto di terrorismo, Ma “è ancora troppo presto per stabilire che lo
sia", afferma un responsabile della polizia federale di Los Angeles, David
Bowdich –come pure per escluderlo-. C’è qualcosa che inquieta nella coppia
omicida che ha fatto strage in un centro per disabili dove l’uomo, Syed Rizwan Farook,
28 anni, lavorava: lui e la moglie Tashfeen Malik, 27 anni, erano elementi
radicalizzati, avevano l’abitazione piena di armi acquistate legalmente, ma
anche di ordigni ‘fai da te’ fabbricati in modo artigianale.
L’ipotesi è che avessero premeditato e preparato l’assalto
cruento, o qualcosa di simile. L’agente speciale Bowdich invita a essere cauti
nel pronunciarsi sulle motivazioni dei due: la dinamica dei fatti fa pensare a
una disputa sul luogo di lavoro, con un esito, però, come minimo pianificato. Di
Farook, gli inquirenti hanno stabilito che era in contatto telefonico e via
social media con soggetti legati al terrorismo internazionale: una circostanza
che dimostra come la rete dei controlli sul web continui a fare acqua, non solo
in Europa.
L’uomo s’era sposato in Arabia Saudita un anno fa: Farook e
la giovane moglie, ci cui si sa poco, potrebbero non essersi integrati nella
società americana e la radicalizzazione della coppia potrebbe avere
contribuito, insieme ad altri motivi, come una controversia con colleghi o con
superiori, a dare fuoco a una miccia già preparata.
L’esultanza degli jihadisti sul web per il massacro di San
Bernardino aggiunge incertezza e inquietudine. Ma nessuna rivendicazione è
finora venuta dal sedicente Stato islamico. Del resto, i messagi con l'hashtag
#American_Burning, di cui dà notizia il sito Vocativ, scritti generalmente in
arabo, indicano che gli autori sapevano della strage quel che raccontavano le
tv all news: "Tre leoni ci hanno fatto diventare orgogliosi", perché
all’inizio si parlava di tre killer; o "Le strade della California sono
piene di soldati con armi pesanti, l'America sta bruciando"; o ancora
"Il nostro dio è grande, questo inferno è suo volere".
La strage al centro disabili, per numero di vittime – 14
morti e 21 feriti -, è la più grave negli Stati Uniti, dopo quella del dicembre
2012 alla scuola elementare Sandy Hook di Newtown, nel Connecticut: 20 scolari
e cinque adulti uccisi; suicida il killer, Adam Lamza, 20 anni, un giovane con
problemi mentali ma legalmente in possesso di un fucile d'assalto Bushmaster
AR-15 (diventato un successo commerciale). L’eccidio di san Bernardino è stato
più cruento della strage di neri ad opera di un razzista bianco di 21 anni in
una chiesa di Charleston, nella South Carolina, nel giugno scorso.
Eppure, il bilancio poteva essere ancora più pesante: la
polizia ha trovato nell'edificio tre ordigni esplosivi artigianali
interconnessi tra loro e azionabili a distanza. Nell'abitazione della coppia,
vi era un vero e proprio arsenale: 12 ordigni esplosivi artigianali e migliaia
di proiettili.
Farook, cittadino americano d’origine saudita e di religione
musulmana, lavorava come ispettore all'assessorato alla Salute della Contea di
San Bernardino in California, l’ 'ufficio' che ha organizzato il party di Natale
per i disabili della zona all’Inland Regional Center. Le vittime sono, quindi,
suoi colleghi, verso cui provava rancore. Tv e giornali locali indicano che
l’uomo aveva lasciato la festa dopo un alterco: quando è tornato, era accompagnato
dalla moglie, entrambi armati con fucili d’assalto, pistole, esplosivi.
Compiuta la carneficina, si sono allontanati con un Suv nero, che la polizia ha
intercettato e crivellato di colpi, uccidendo i due assassini.
Il padre, un fratello, il cognato hanno riconosciuto Syed e,
in una conferenza stampa, hanno condannato quanto avvenuto: “Non sappiamo
perché abbia fatto questa cosa orribile”, hanno detto. Ad infiammare Farook,
potrebbero avere contribuito, oltre alle tensioni sul lavoro, le frequentazioni
integraliste sul web e anche il clima di sospetto che i musulmani possono
avvertire negli Usa.
La sparatoria di San Bernardino è la numero 355 del 2016 in
cui è rimasta uccisa almeno una persona: 464 morti e 1319 feriti, secondo la
macabra conta tenuta dal sito 'Mass Shooting Tracker'. Eppure, tutte e quattro
le armi da fuoco usate dai killer nel massacro erano state acquistate
legalmente, anche se non è chiaro da chi. I fucili erano calibro
".223", capaci di penetrare i giubbotti anti-proiettili della
polizia.
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