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venerdì 4 dicembre 2015

Usa: strage San Bernardino, tra terrorismo radicale e violenza criminale

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 04/12/2013

L’Fbi tratta la strage di San Bernardino, in California, come un atto di terrorismo, Ma “è ancora troppo presto per stabilire che lo sia", afferma un responsabile della polizia federale di Los Angeles, David Bowdich –come pure per escluderlo-. C’è qualcosa che inquieta nella coppia omicida che ha fatto strage in un centro per disabili dove l’uomo, Syed Rizwan Farook, 28 anni, lavorava: lui e la moglie Tashfeen Malik, 27 anni, erano elementi radicalizzati, avevano l’abitazione piena di armi acquistate legalmente, ma anche di ordigni ‘fai da te’ fabbricati in modo artigianale.

L’ipotesi è che avessero premeditato e preparato l’assalto cruento, o qualcosa di simile. L’agente speciale Bowdich invita a essere cauti nel pronunciarsi sulle motivazioni dei due: la dinamica dei fatti fa pensare a una disputa sul luogo di lavoro, con un esito, però, come minimo pianificato. Di Farook, gli inquirenti hanno stabilito che era in contatto telefonico e via social media con soggetti legati al terrorismo internazionale: una circostanza che dimostra come la rete dei controlli sul web continui a fare acqua, non solo in Europa.

L’uomo s’era sposato in Arabia Saudita un anno fa: Farook e la giovane moglie, ci cui si sa poco, potrebbero non essersi integrati nella società americana e la radicalizzazione della coppia potrebbe avere contribuito, insieme ad altri motivi, come una controversia con colleghi o con superiori, a dare fuoco a una miccia già preparata.

L’esultanza degli jihadisti sul web per il massacro di San Bernardino aggiunge incertezza e inquietudine. Ma nessuna rivendicazione è finora venuta dal sedicente Stato islamico. Del resto, i messagi con l'hashtag #American_Burning, di cui dà notizia il sito Vocativ, scritti generalmente in arabo, indicano che gli autori sapevano della strage quel che raccontavano le tv all news: "Tre leoni ci hanno fatto diventare orgogliosi", perché all’inizio si parlava di tre killer; o "Le strade della California sono piene di soldati con armi pesanti, l'America sta bruciando"; o ancora "Il nostro dio è grande, questo inferno è suo volere".

La strage al centro disabili, per numero di vittime – 14 morti e 21 feriti -, è la più grave negli Stati Uniti, dopo quella del dicembre 2012 alla scuola elementare Sandy Hook di Newtown, nel Connecticut: 20 scolari e cinque adulti uccisi; suicida il killer, Adam Lamza, 20 anni, un giovane con problemi mentali ma legalmente in possesso di un fucile d'assalto Bushmaster AR-15 (diventato un successo commerciale). L’eccidio di san Bernardino è stato più cruento della strage di neri ad opera di un razzista bianco di 21 anni in una chiesa di Charleston, nella South Carolina, nel giugno scorso.

Eppure, il bilancio poteva essere ancora più pesante: la polizia ha trovato nell'edificio tre ordigni esplosivi artigianali interconnessi tra loro e azionabili a distanza. Nell'abitazione della coppia, vi era un vero e proprio arsenale: 12 ordigni esplosivi artigianali e migliaia di proiettili.

Farook, cittadino americano d’origine saudita e di religione musulmana, lavorava come ispettore all'assessorato alla Salute della Contea di San Bernardino in California, l’ 'ufficio' che ha organizzato il party di Natale per i disabili della zona all’Inland Regional Center. Le vittime sono, quindi, suoi colleghi, verso cui provava rancore. Tv e giornali locali indicano che l’uomo aveva lasciato la festa dopo un alterco: quando è tornato, era accompagnato dalla moglie, entrambi armati con fucili d’assalto, pistole, esplosivi. Compiuta la carneficina, si sono allontanati con un Suv nero, che la polizia ha intercettato e crivellato di colpi, uccidendo i due assassini.

Il padre, un fratello, il cognato hanno riconosciuto Syed e, in una conferenza stampa, hanno condannato quanto avvenuto: “Non sappiamo perché abbia fatto questa cosa orribile”, hanno detto. Ad infiammare Farook, potrebbero avere contribuito, oltre alle tensioni sul lavoro, le frequentazioni integraliste sul web e anche il clima di sospetto che i musulmani possono avvertire negli Usa.

La sparatoria di San Bernardino è la numero 355 del 2016 in cui è rimasta uccisa almeno una persona: 464 morti e 1319 feriti, secondo la macabra conta tenuta dal sito 'Mass Shooting Tracker'. Eppure, tutte e quattro le armi da fuoco usate dai killer nel massacro erano state acquistate legalmente, anche se non è chiaro da chi. I fucili erano calibro ".223", capaci di penetrare i giubbotti anti-proiettili della polizia.

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