Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net e, in altra versione, per LaPresse il 15/12/2015
Ancora una volta, al centro del palco ci sarà Donald Trump.
Ma i riflettori saranno puntati su Ted Cruz e Marco Rubio, i due astri crescenti,
nei sondaggi, di questa campagna, mentre la stella di Ben Carson sta declinando
e quella di Jeb Bush non s’è mai levata sull’orizzonte. Che Trump percepisca
ormai Cruz come un pericolo lo si deduce anche dal fatto che la tregua fra i due,
mai dichiarata, ma stabilitasi di fatto dall’inizio della campagna, s’è ormai
rotta: il magnate dell’immobiliare attacca il senatore del Texas.
“Per me, sarà una notte in Paradiso –ha detto ai suoi
sostenitori-: darò loro (ai suoi rivali, ndr) un’occasione per rendersi
ridicoli di fronte a milioni di spettatori”.
Il dibattito repubblicano di questa sera a Las Vegas, il
quinto della serie, è il primo da oltre un mese, dopo le carneficine di Parigi
e la strage di San Bernardino. I sondaggi dicono che la sicurezza nazionale è
la maggiore preoccupazione degli elettori americani: il 60% ritiene che la
sicurezza dovrebbe essere in cima alle priorità del governo. Stando a un
rilevamento Wall Street Journal - Nbc, il terrorismo sarà un tema della
campagna: "Finora, c’era l’incertezza sull’economia , ora c'è la
paura" affermano gli analisti.
Se si votasse oggi, conferma il sondaggio WSJ-Nbc, la
candidata democratica Hillary Clinton batterebbe Donald Trump di dieci punti
(50% a 40%), nonostante lo showman abbia rafforzato il suo vantaggio sui rivali
repubblicani. Ma il senatore della Florida di origini cubane Marco Rubio
sarebbe in leggero vantaggio (48% contro 45%) sulla ex first lady. Hillary,
invece, batterebbe (48% a 45%) il
senatore del Texas ed esponente dei Tea Party Cruz. Rubio raccoglie molti
consensi fra gli elettori indipendenti (40%) e l'elettorato ispanico (36%). Un
campanello d'allarme che Hillary non può trascurare, a un mese e mezzo dal via
alle primarie.
Intanto, le dichiarazioni di Trump sui musulmani, da tenere
fuori dagli Stati Uniti, e su internet, da chiudere, continuano a fare
discutere: se Sarah Palin, già candidata alla vice-presidenza nel 2008, è
pericolosamente al fianco del magnate dell’immobiliare, principi sauditi e
leader islamici, compreso il presidente turco Erdogan, lo attaccano e persino l’ex
vice-presidente Dick Cheney lo critica. Il NYT lo giudica “un razzista che
semina odio”, il WP lo definisce “un Mussolini d’America”.
Con Trump, Carson, Cruz, Rubio e Bush, sul palco principale, questa sera, ci saranno pure i governatori Chris Christie (New Jersey, in crescita) e John Kasich (Ohio), il senatore del Kentucky Rand Paul e l’ex ad della Hp Carly Fiorina, l’unica donna. Gli altri candidati più indietro nei sondaggi saranno relegati a un palco minore. (fonti vv - gp)
Con Trump, Carson, Cruz, Rubio e Bush, sul palco principale, questa sera, ci saranno pure i governatori Chris Christie (New Jersey, in crescita) e John Kasich (Ohio), il senatore del Kentucky Rand Paul e l’ex ad della Hp Carly Fiorina, l’unica donna. Gli altri candidati più indietro nei sondaggi saranno relegati a un palco minore. (fonti vv - gp)
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