Scritto per Il Fatto Quotidiano del 29/12/2015
‘Il ritorno di Bill’: pare il titolo d’un film; è la mossa di Hillary, a un
mese dal via alle primarie nello Iowa il 1° febbraio e mentre, di sondaggio in
sondaggio, e di insulto in insulto, Donald Trump è sempre più nettamente avanti
fra i candidati repubblicani, con il doppio o il triplo delle preferenze
dell’inseguitore più prossimo, il senatore texano Ted Cruz. Bill Clinton,
presidente dal 1993 al 2001, è ancora popolare negli Stati Uniti: se potesse candidarsi
e lo facesse, non partirebbe battuto.
E’ lui l’ ‘arma segreta’ della moglie, ed ex first lady, contro Trump,
magnate dell’immobiliare e showman. La figlia Chelsea doveva pure scendere in
campo, ma ha appena annunciato la seconda gravidanza e dovrà spendersi con
cautela nei prossimi mesi.
Nella campagna, Bill ha finora tenuto un basso profilo, dando a Hillary
consigli in privato e contribuendo alla raccolta di fondi (in eventi a porte
chiuse). Nei prossimi giorni, è invece previsto il suo intervento in eventi
pubblici nello Iowa e nel New Hampshire, due Stati dove Hillary e Bernie
Sanders, il suo principale rivale democratico, sono relativamente vicini nei
sondaggi.
La discesa di Bill in campagna prepara un innalzamento della retorica
contro Trump, che da giorni prende di mira Hillary con battute sessiste e
volgari. Ma, nel 2008, l’ex presidente non bastò a mettere la moglie al riparo dall’allora
rivale Barack Obama; e, nel 2000, Hillary si aggiudicò il seggio di senatore
dello Stato di New York senza l’aiuto del marito, che stava alla Casa Bianca.
Tra i due, il rapporto è sempre stato intenso e controverso. Durante il
primo mandato, Hillary fu l’artefice d’una riforma della sanità che il
Congresso non approvò. Lo ‘scandalo Lewinski’ segnò il secondo mandato: la
vicenda della stagista con cui il presidente ammise di avere avuto “un rapporto
inappropriato” portò Bill vicino all’impeachment e la coppia sull’orlo della
rottura – si seppe che Monica non era la prima -.
Adesso, però, Bill potrebbe rivelarsi un buon antidoto al mix letale di Trump,
insulti, menzogne, volgarità. Hillary è stata
oggetto d’espressioni triviali: un gioco di parole che in yiddish richiama un
organo maschile di grosse dimensioni. Tra i due,
è scontro frontale, come se fossero già avversari per la Casa Bianca, dopo che
Hillary ha definito lo showman il “reclutatore del Califfo”, per le sue sortite
anti-Islam.
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