P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

sabato 10 agosto 2013

Elezioni euroee 2014: Intergruppo, 11 domande per una nuova legge

Scritto per EurActiv il 10/08/2013

Una nuova legge elettorale. Che l’Italia ne abbia bisogno, lo dicono tutti, anche se poi, alla prova dei fatti, molti rifuggono dal cambiarla e sotto sotto lavorano perché si torni al voto con quella che c’è. Però, attenzione!, qui, non si parla della legge per le elezioni nazionali, ma per quelle europee, in programma in Italia il 25 maggio dell’anno prossimo.

La riflessione è stata lanciata dall’Intergruppo parlamentare per gli Stati Uniti d’Europa, a seguito d’un dibattito sul tema organizzato dal Consiglio italiano del Movimento europeo. Anche se nessuno si nasconde l’intreccio di difficoltà e di possibilità: difficile modificare la legge elettorale europea senza un’intesa su quella nazionale; e, nonostante tutte le affermazioni di segno contrario, possibile che il voto europeo nella primavera prossima coincida con quello nazionale.

In una nota ai membri dell’Intergruppo, il co-presidente, onorevole Sandro Gozi, Pd, scrive che “la crisi del rapporto di fiducia tra cittadini e istituzioni europee impone una riflessione urgente sul modo in cui il nostro paese si deve preparare alle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo”, tanto più che dopo appena 36 giorni il governo italiano assumerà la presidenza di turno semestrale del Consiglio dei Ministri dell’Ue.

La costituzione dell’Intergruppo parlamentare, con un ampio numero di adesioni provenienti da tutti gli orientamenti politici nella Camera e nel Senato, può essere –afferma Gozi- “un’utile occasione per riflettere su questo stato di crisi e decidere quali iniziative prendere”.

Nella sua nota, l’onorevole pone una serie di domande. E se alcune di esse appaiono quasi retoriche, altre si collocano in una prospettiva che va oltre le elezioni 2014 e altre potrebbero invece trovare in tempi utili una risposta che avvicini i cittadini italiani, ed europei, ai loro rappresentanti europei:

  1. Ritenete necessaria una revisione complessiva del sistema di elezione dei membri italiani nel Parlamento europeo?
  2. Occorre stabilire un rapporto più diretto tra territori, eletti e dimensione europea creando un numero molto più elevato di circoscrizioni rispetto a quello attuale (Nord-Ovest, Nord Est, Centro, Sud, Isole)?
  3. Come contribuire allo sviluppo di una classe politica europea in Italia?
  4. Occorre evitare la frammentazione della rappresentanza italiana mantenendo una soglia minima (la legge di revisione del 2009 prevede una soglia del 4%) o appare invece opportuno rendere possibile la presenza nel Parlamento europeo del più ampio numero di orientamenti politici?
  5. L’attuale meccanismo del voto di preferenza multiplo in maxi circoscrizioni regionali – oltre al costo elevato delle campagne elettorali – limita la possibilità di selezionare una classe dirigente più consona alle competenze e alla complessità della dimensione europea?
  6. Sarebbe preferibile un sistema di liste bloccate sufficientemente ristretto con un voto di lista che assumerebbe così la valenza di un voto di preferenza per candidati individuabili?
  7. Occorre introdurre un sistema d’incompatibilità nelle candidature per evitare il fenomeno tipicamente italiano di candidati con cariche nazionali o locali che rinunciano al seggio europeo per mantenere quello nazionale?
  8. Occorre limitare le candidature a una sola circoscrizione?
  9. Nel caso in cui le famiglie politiche europee decidessero, ciascuna per sé o in coalizione fra di loro di presentare un candidato alla presidenza della Commissione europea, si dovrebbe consentire l’indicazione del nome di tale candidato nel simbolo della lista nazionale?
  10. Quali norme collaterali dovrebbero essere adottate per garantire maggiore trasparenza e efficacia al sistema elettorale europeo in Italia, avvicinandolo maggiormente alle norme esistenti negli altri paesi europei?
  11. Ritenete che l’Intergruppo debba manifestare ufficialmente il suo sostegno al progetto di liste transnazionali discusso nella commissione Affari costituzionali del Parlamento europeo pur sapendo che i tempi non consentirebbero più la sua entrata in vigore per le prossime elezioni europee?

Nessun commento:

Posta un commento