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mercoledì 10 giugno 2015

Usa 2016: sondaggi; Hillary perde consensi, Bush (ma è W) risale

Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 10/06/2015

Hillary Clinton resta la favorita per succedere a Barack Obama alla Casa Bianca ma nei sondaggi emerge un problema di credibilità legato alle recenti polemiche che l’hanno coinvolta, da quella dell’account di mail privata usato quando era al Dipartimento di Stato a quella dei fondi esteri versati alla Clinton Foundation. Secondo un rilevamento Washington Post-Abc, solo il 41% degli americani ritiene l’ex First Lady affidabile (a marzo era il 46%) e un 52% dubita della sua onestà. Per Hillary, è il livello di fiducia più basso dal 2008.

Secondo un altro sondaggio Cnn-Orc, addirittura il 57% degli interpellati non le presta fiducia (il dato più negativo dal 2003), contro il 49% a marzo. Per quasi il 50% degli intervistati, però, Hillary resta la più capace di comprendere i problemi degli americani, anche se la percentuale di quanti ne hanno complessivamente un’opinione favorevole si erode: dal 59% del novembre scorso al 53%. C’è però da dire che le risposte di questo genere sono molto funzione della domanda posta e pure del momento in cui viene posta.

E la rivista Forbes la considera la seconda donna più potente al Mondo, dietro Angela Merkel che resta prima. Al terzo posto, un’altra americana, Melinda Gates, moglie di Bill Gates, animatrice della Gates Foundation. 'Solo' decima la first lady, Michelle Obama.

I sondaggi, di questi tempi, portano molte sorprese. Un altro rilevamento Cnn/Orc indica che la popolarità dell’ex presidente George W. Bush (52%) sarebbe oggi superiore a quella di Obama (49%). Bush, anzi, sarebbe uno degli ex presidenti più popolari, insieme a Bill Clinton: di che alimentare le attese di un nuovo match Bush vs Clinton, se nel novembre 2016 dovessero affrontarsi per la Casa Bianca Jeb Bush e Hillary Rodham Clinton. Questi risultati hanno però valenza limitata: a parte Washington, Lincoln e –se proprio va bene- Franklin Delano Roosevelt e Ronald Reagan, gli americani sanno citare solo gli ultimi presidenti e, spesso, ne migliorano l’immagine nel ricordo. (fonti varie – gp)

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