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lunedì 2 giugno 2014

Italia/Ue: raccomandazioni; governo ok, opposizione dura

Scritto per EurActiv.it lo 02/06/2014

Fiducioso il governo, ma dura l’opposizione, dopo che la Commissione europea ci chiede più sforzi per consolidare i nostri bilanci e, nel contempo, ci concede qualche mese in più per realizzare piani di privatizzazioni e spending review. Il governo legge i documenti comunitari come un ok; l'opposizione, invece, specie FI, ne decreta il ko.

"La Commissione apprezza le riforme italiane. Debito alto, lo sapevamo: acceleriamo le riforme e le privatizzazioni per ridurlo in modo sostenibile", twitta, si direbbe soddisfatto, il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan. E il Tesoro assicura, in una nota, che gli obiettivi di bilancio saranno raggiunti senza ulteriori interventi.

Nei primi commenti, esponenti di FI interpretano, invece, le raccomandazioni della Commissione come un fallimento di Renzi, mentre il deputato Pd Angelo Rughetti sostiene che le indicazioni della Commissione, "più che raccomandazioni, sembrano compiti per le vacanze": "Europa cambia verso! –twitta Rughetti- Dare obiettivi, non solo numeri!".

La pubblicazione delle raccomandazioni apre una fase di rimpalli del documento tra Ecofin e Consiglio europeo, che dovrebbe concludersi con l’adozione formale nell’Ecofin d’inizio luglio, primo sotto presidenza di turno italiana. Secondo diversi osservatori, le conclusioni generalmente accomodanti dell’esecutivo comunitario sono state in qualche misura influenzate dal fatto che s’avvicina la fine del mandato, in autunno, del presidente Barroso e del suo team.

Ad ammorbidire ulteriormente la posizione dell’Ue sull’Italia, c’è oggi la decisione di non aprire una procedura formale per squilibri macroeconomici eccessivi, avendo “riscontrato che i programmi di riforme si sono rivolti in modo adeguato alle sfide individuate a marzo", spiega il responsabile degli Affari economici Olli Rehn, tornato al suo posto dopo la parentesi elettorale.

Non è, però, un libera tutti, perché –avverte Rehn- "monitoreremo molto attentamente che le raccomandazioni vengano implementate”; ma un sospiro di sollievo sì.

Per il commissario, l'Italia "s’è impegnata a portare avanti riforme considerevoli", il cui slancio dovrebbe ora "intensificarsi" perché "si creino le condizioni per una ripresa forte e duratura di crescita e creazione d’occupazione". Rehn ricorda che "gli sforzi di consolidamento fatti dall'Italia le hanno permesso d’uscire l'anno scorso dalla procedura per deficit eccessivo" partita nel 2009.

Solo se la ripresa italiana non si concretizzasse e l'Italia tornasse in recessione, cosa che nessuno auspica, allora "sarebbe possibile riconsiderare la richiesta" del governo di ottenere tempi più lunghi per l'obiettivo del pareggio strutturale. Dicendolo, Rehn sottolinea, però, che "rinviare l'obiettivo a medio termine del pareggio strutturale non metterebbe l'Italia in una buona condizione rispetto agli impegni che ha sottoscritto e che sono sanciti nella sua stessa Costituzione". … prosegue con dispacci d’agenzia, con dichiarazioni Brunetta e altri …

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