Scritto per EurActiv.it il 16/06/2014
Un programma che tarda a essere
pubblicamente presentato, un sito che stenta a diventare operativo, dei
ministri che disertano i Consigli dei Ministri dell’Ue a Lussemburgo: è
accidentato l’ultimo tratto del percorso d’avvicinamento al semestre di presidenza
di turno italiana del Consiglio dell’Ue, dal 1°
luglio al 31 dicembre 2014. Intoppi che ancora non compromettono, però,
il successo della presidenza.
Eppure, le attese europee per il semestre
italiano sono alte. Lo testimoniano fra l’altro le
frasi dette la scorsa settimana dal ministro degli Esteri ceco Lubomir
Zaoralek, in visita a Roma. L'Italia, affermò, dopo avere incontrato la collega
Federica Mogherini, "può creare una
leadership europea molto forte". E aggiunse: "Il semestre di
presidenza italiano è un'opportunità per tutti di raggiungere gli obiettivi di
crescita e di creazione di posti di lavoro".
Crescita e lavoro è un binomio chiave della
presidenza italiana, insieme a solidarietà e immigrazione. Ma la decisione del
premier Matteo Renzi di riservare la ‘prima’ dell’illustrazione del programma
al Parlamento europeo, che si riunirà per la prima volta in sessione plenaria
proprio a inizio luglio –l’intervento di Renzi è previsto il pomeriggio del 2,
dopo il bilancio in mattinata della presidenza di turno greca-, suscita in
Italia qualche perplessità e qualche polemica.
Il vice-presidente della Camera Luigi Di Maio
(M5S) trova “scandaloso” che il Parlamento italiano “sia l'ultimo a conoscere
le priorità del semestre. Che fine ha fatto la legittimazione democratica
annunciata dal presidente del Consiglio Renzi?, che viola ripetutamente lo
spirito del Trattato di Lisbona e della nuova legge comunitaria. Qualcuno gli
ricordi l'obbligo di riferire in Parlamento… Renzi snobba le Camere e ci costringe a
seguire i tweet della rappresentanza permanente a Bruxelles…”. Eppure, “il
Parlamento nazionale è ancora il cuore del sistema democratico".
A Bruxelles, c’è pure qualche inquietudine per i
successivi slittamenti nell’inaugurazione del sito della presidenza, le cui
informazioni di servizio saranno logisticamente –e non solo- molto utili.
Infine,
appaiono improprie alcune assenze ministeriali ai Consigli dei Ministri dell’Ue
che a giugno si fanno a Lussemburgo: la scorsa settimana, ai Consigli delle
Telecomunicazioni e dell’Energia -e oggi a quello dell'Agricoltura-, l’Italia era rappresentata da sotto-segretari
(era già successo a maggio a un Consiglio Istruzioni), mentre quegli
appuntamenti erano occasioni talora uniche per ministri esordienti alla
presidenza per acquisire confidenza con dossier e procedure e per conoscere i
colleghi e farsene conoscere.
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