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lunedì 16 giugno 2014

Ue: presidenza -15; assenze, ritardi, polemiche

Scritto per EurActiv.it il 16/06/2014

Un programma che tarda a essere pubblicamente presentato, un sito che stenta a diventare operativo, dei ministri che disertano i Consigli dei Ministri dell’Ue a Lussemburgo: è accidentato l’ultimo tratto del percorso d’avvicinamento al semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue, dal 1°  luglio al 31 dicembre 2014. Intoppi che ancora non compromettono, però, il successo della presidenza.

Eppure, le attese europee per il semestre italiano sono alte. Lo testimoniano fra l’altro le frasi dette la scorsa settimana dal ministro degli Esteri ceco Lubomir Zaoralek, in visita a Roma. L'Italia, affermò, dopo avere incontrato la collega Federica Mogherini,  "può creare una leadership europea molto forte". E aggiunse: "Il semestre di presidenza italiano è un'opportunità per tutti di raggiungere gli obiettivi di crescita e di creazione di posti di lavoro".

Crescita e lavoro è un binomio chiave della presidenza italiana, insieme a solidarietà e immigrazione. Ma la decisione del premier Matteo Renzi di riservare la ‘prima’ dell’illustrazione del programma al Parlamento europeo, che si riunirà per la prima volta in sessione plenaria proprio a inizio luglio –l’intervento di Renzi è previsto il pomeriggio del 2, dopo il bilancio in mattinata della presidenza di turno greca-, suscita in Italia qualche perplessità e qualche polemica.

Il vice-presidente della Camera Luigi Di Maio (M5S) trova “scandaloso” che il Parlamento italiano “sia l'ultimo a conoscere le priorità del semestre. Che fine ha fatto la legittimazione democratica annunciata dal presidente del Consiglio Renzi?, che viola ripetutamente lo spirito del Trattato di Lisbona e della nuova legge comunitaria. Qualcuno gli ricordi l'obbligo di riferire in Parlamento…  Renzi snobba le Camere e ci costringe a seguire i tweet della rappresentanza permanente a Bruxelles…”. Eppure, “il Parlamento nazionale è ancora il cuore del sistema democratico".

A Bruxelles, c’è pure qualche inquietudine per i successivi slittamenti nell’inaugurazione del sito della presidenza, le cui informazioni di servizio saranno logisticamente –e non solo- molto utili.

Infine, appaiono improprie alcune assenze ministeriali ai Consigli dei Ministri dell’Ue che a giugno si fanno a Lussemburgo: la scorsa settimana, ai Consigli delle Telecomunicazioni e dell’Energia -e oggi a quello dell'Agricoltura-, l’Italia era rappresentata da sotto-segretari (era già successo a maggio a un Consiglio Istruzioni), mentre quegli appuntamenti erano occasioni talora uniche per ministri esordienti alla presidenza per acquisire confidenza con dossier e procedure e per conoscere i colleghi e farsene conoscere.

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