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venerdì 13 giugno 2014

Migranti: Gozi, scandaloso isolamento Italia nel Mediterraneo

Scritto per EurActiv.it il 13/06/2014

“E’ scandaloso l’isolamento dell’Italia nel Mediterraneo”: lo ha oggi detto Sandro Gozi, sottosegretario agli Affari europei, intervenendo alla presentazione allo Spazio Europa di Roma delle indicazioni scaturite da circa 70 dibattiti in tutte le Regioni organizzati dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
L’incontro s’è svolto nella prospettiva del semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue. E’ stato precisato che le indicazioni raccolte dai quasi 12 mila partecipanti ai dibattiti non costituiscono un sondaggio, essendo il campione comunque orientato a un certo europeismo o, almeno, all'attenzione all’Europa.
Secondo Gozi, l’isolamento dell’Italia sui problemi dell’immigrazione “getta benzina sul fuoco” dell’esasperazione delle popolazioni e offre munizioni “a chi vuole cancellare Schengen e la libertà di movimento nell’Unione e rendere gli europei prigionieri delle proprie frontiere”.
Il sottosegretario ha ricordato come la Commissione europea stimi oltre l’800% l’aumento di arrivi sulle coste d’Italia rispetto agli anni precedenti e ha insistito sull'intenzione dell’Italia di “cambiare l’Europa con una politica di immigrazione comune e un diritto d’asilo comune”, che esprimano solidarietà.
L’Esecutivo comunitario ha fatto proposte “che l’Italia sostiene e su cui si farà valere a fine giugno al Consiglio europeo”. Ma i segnali fin qui avuti -avverte Gozi- sono molto al di sotto delle attese: “L’alternativa sono i respingimenti, che sono agli antipodi del nostro sentire, oppure l’ipocrisia, mostrarsi coinvolti e non fare nulla”.
La priorità emerse nei dibattiti in tutta Italia variano da Regione a Regione, anche se crescita e lavoro, solidarietà e immigrazione, coesione e competitività sono stati temi ricorrenti. Secondo Gozi, “gli italiani non sono consapevoli di quanti siano già europei per larghi tratti di legislazione e di società”.
Il sottosegretario ha ribadito che, durante la presidenza, “il governo italiano vuole avanzare lungo una direzione diversa da quella tenuta dall'Unione europea negli ultimi anni … La risposta europea sui problemi del lavoro è stata finora parziale e miope: la mobilità deve essere un diritto, non un obbligo, e, dopo tanti anni di solo rigore, è tempo che l’Europa faccia qualcosa per la crescita e l’occupazione”.

Quanto alla corruzione, altra preoccupazione dei cittadini italiani, “qui è l’Europa -osserva Gozi- che subisce un problema italiano”.

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