Chi sono in protagonisti della crisi in Libia? Eccone quattro:
Abdullah al-Thani, 61 anni, premier in carica dall’11 marzo 2014, dopo che il Congresso ‘bocciò’ Ali Zeidan, nei cui governo era ministro della difesa. Come autorità legittima, è punto di riferimento della comunità internazionale, anche se il suo potere è modesto. Oggi, è molto vicino all’Egitto.
Halifa Belqasim Haftar, 72 anni, generale, uno dei comandanti di Gheddafi in Ciad, poi indotto all’esilio negli Usa. Donde, la sua nomea –sempre smentita- di uomo degli Usa o della Cia. Tornato in Libia nel 2011 per sostenere l’insurrezione, Haftar fa da alternativa militare nel quadro attuale.
Abd al-Fattah al-Sisi, 61 anni, presidente dell’Egitto dall’8 giugno 2014 e leader del colpo di stato che il 3 luglio 2013 pose fine alla presidenza legittima di Mohammed Morsi. Assunti tutti i poteri, ha soffocato ogni opposizione in nome della lotta al terrorismo. Con Usa e Russia, alterna il caldo e il freddo.
Abu Bakr al Baghdadi, 44 anni, è l’autoproclamato califfo, le cui bandiere nere s’alzano, ormai, dal Golfo alla Sirte sul Mediterraneo, dalla Somalia alla Nigeria. Leader dello Stato islamico, è un terrorista di al Qaida, venuto su gli anni dell’invasione americana. Ha legittimità nulla, ma enorme influenza.
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