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martedì 3 febbraio 2015

Ue: Grecia/Italia, Tsipras a Roma chiede tempo, Renzi glielo dà

Scritto per EurActiv.It lo 03/02/2015

Il premier greco Alexis Tsipras chiede tempo, Matteo Renzi è disposto a darglielo. Ma dopo le tappe in pianura in Francia e in Italia, il Tour dell’Unione dei nuovi leader greci s’appresta ad affrontare i tapponi più impegnativi, a Bruxelles e in Germania. Il colloquio a Palazzo Chigi ha avuto contenuti meno precisi del precedente tra i ministri dell’Economia Pier Carlo Padoan e Yannis Varoufakis, dove s’era parlato d’un prestito ponte dell’Ue alla Grecia.

Dopo il colloquio con Renzi, il premier greco dice in conferenza stampa: "L'Europa è davanti a un crocevia. La Grecia vuole contribuire al cambiamento politico. Ci serve il tempo necessario per un progetto di ripresa economica a medio termine, che richiederà riforme a tutto campo".

Tsipras aggiunge: "Sono i poveri a pagare la crisi e non certo i ricchi. In Grecia abbiamo avuto uno stato clientelare, la corruzione, ma vogliamo cambiare, con l'impegno a non creare nuovo deficit, ma con equilibrio nei bilanci. E questo senza rinunciare a riforme che garantiscano i servizi sociali".

Renzi è al suo fianco: "Darò il massimo supporto al premier Tsipras, in termini di disponibilità al dialogo in tutte le sedi e di cooperazione bilaterale". L’Italia è pronta a dare una mano, anche se ciò non significa necessariamente dare ragione.

I concetti del leader greco echeggiano tesi care a quello italiano: "Serve un cambio in Europa, dobbiamo portare coesione e crescita al posto di politiche di paura e di incertezza". "La nostra generazione –aggiunge, rivolgendosi a Renzi - è stata bersaglio di scelte politiche sbagliate, una generazione che ha sofferto che è dovuta emigrare per sognare e vivere con dignità. Dobbiamo lottare per farla sperare in prospettive migliori".

Per Tsipras, "non è affatto formale dire che l'incontro è stato costruttivo: la lingua che abbiamo parlato è la stessa, quella della verità che corrisponde alle condizioni reali dei cittadini che hanno ingiustamente sofferto … Serve un'agenda di crescita che porti a strutture statali più funzionali e adeguate alle esigenze dei cittadini".

E riferendosi alla trattativa con i partner per rinegoziare su debito e misure, il leader greco afferma: "Siamo aperti ai suggerimenti dei partner, ma siamo contro la logica che ha portato al fallimento … Siamo pronti a vagliare tutte le alternative, purché si vada verso la crescita e non verso l'austerità".

Renzi la vede così: "Ci sono due questioni diverse sul tappeto. Una è la direzione dell'economia nell'Unione: dobbiamo portare l'Europa a parlare di crescita e non di austerità. Non si costruisce una prospettiva di sviluppo sul deficit, ne pagherebbero le conseguenze le prossime generazioni". "E' una battaglia non facile che nel semestre italiano ha visto i primi risultati, dal prezzo del petrolio al Quantitative Easing, passando dal rapporto euro-dollaro. Piano piano qualcosa si muove".

"Il secondo tema –prosegue Renzi- riguarda la situazione dei nostri Paesi. In tutti i Paesi dell'Unione occorre fare le riforme. Combattere la corruzione è giusto non perché ce lo chiede l'Europa, ma perché è giusto e basta … La Grecia deve avere la possibilità di risolvere il problema immediato con quella politica di riforme di medio termine da Tsipras evocata. Non so se Alexis vada via soddisfatto o no. So che la sfida per lui e per tutti è una sfida grande e difficile. Credo che questo incontro sia solo l'inizio".

Fra i due leader, in conferenza stampa, non sono mancate le battute. Renzi ha detto: "Grecia e Italia sono 'superpotenze' del passato e, ne sono sicuro, sapranno collaborare in futuro". E poi: "Mi metto alla tua sinistra, anche se non è facile … Con te, smetteranno di considerarmi come un pericoloso uomo di sinistra in Europa e come un pericoloso uomo di destra in Italia. Anche se su quest'ultima cosa non sono proprio sicuro". Pure sulla “lingua comune” Renzi ha scherzato: "O il liceo classico non serve, o il greco moderno è molto diverso da quello antico...".

Nella sostanza, al di là delle battute, per Renzi "tutti noi abbiamo voglia che in Europa si rispettino le regole, ma anche che si riconoscano i valori comuni. La prossima settimana Alexis sarà con noi al Consiglio europeo e credo che sarà importante che per le vicende che riguardano la Grecia, e non solo, sia forte il legame con le istituzioni europee. Credo che ci siano le condizioni per trovare un punto di intesa con le istituzioni europee".

Commentando l’esito delle elezioni in Grecia, Renzi ha detto: "Abbiamo tutti bisogno di leggere nel risultato delle elezioni greche il messaggio di speranza che viene da un'intera generazione che chiede più attenzione, riguardo e interesse per chi sta subendo la crisi”.

1 commento:

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