Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 23/02/2015
2015/02/23 - A Washington, si dà per certa l’apertura, in settimana, di una
stagione di veti: Barack Obama firmerà quello per bloccare il maxi oleodotto
Keystone XL, che i repubblicani hanno approvato in Congresso. E sarà l'inizio –scrive
Ugo Caltagirone, sull’ANSA, citando media statunitensi -di una lunga serie di
'no' che potrebbe caratterizzare l’ultimo biennio del mandato presidenziale del
primo nero alla Casa Bianca, ora che l’opposizione repubblicana controlla sia
la Camera che il Senato, dopo le elezioni di mid-term del novembre scorso. Il New
York Times sostiene che gli americani dovranno abituarsi a vedere un presidente
deciso "a brandire la sua penna a sfera - una Cross Townsend - come
un'arma, una spada": per far avanzare la sua agenda a colpi di decreto, ma
anche per salvaguardare i risultati raggiunti dal 2008. Primo fra tutti la
riforma sanitaria firmata nel 2010, l'Obamacare profondamente osteggiata,
addirittura odiata, dai conservatori. Tramontata l'idea di abrogarla, molte
sono le proposte per cambiarla e, in definitiva, per annacquarla, svuotandola
di alcuni dei contenuti più qualificanti. Sulla carta, è terreno di veto anche
quello. E altri potrebbero seguire, se il Congresso approverà nuove sanzioni
contro l'Iran o farà retromarcia sugli standard per una migliore alimentazione
nelle scuole, fortemente voluti dalla first lady Michelle Obama. Terreno di
scontro potrebbe pure diventare la politica estera, dove di solito è più facile
constatare un consenso bipartisan: punti di frizione le armi all'Ucraina e le
modalità di lotta al terrorismo, tra Iraq e Siria e in Libia. Ai repubblicani,
non mancheranno i motivi per denunciare "l'arroganza" di Obama, già
da tempo descritto come un "monarca assoluto". Il presidente non
intende starsene a fare per due anni l' ‘anatra zoppa’ e, imboccata la via dei
veti, potrebbe superare i 12 veti del suo predecessore, George W. Bush. Certo, il
record assoluto resta inattaccabile: 635 veti posti da Franklin Delano Roosevelt
tra il ’32 e il ‘44. E sarà pure difficile eguagliare i 37 veti di Bill
Clinton, o i 44 di George Bush padre. Perché l'arma del veto è sempre stata bipartisan.
(gp)
lunedì 23 febbraio 2015
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