Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 26/02/2015
2015/02/26 - C’è chi getta chiodi sulla strada della
nomination democratica di Hillary Rodham Clinton, per farla ‘forare’. O forse una buccia di
banana, per farla cadere. La fondazione di famiglia dell’ex first lady, la ‘Clinton
Foundation’, accettò milioni di dollari da sette governi stranieri, mentre l’ex
senatrice dello Stato di New York ricopriva l’incarico di segretario di Stato
(2009-2012). Il Washington Post lo scrive, notando che le rivelazioni rischiano
di mettere in difficoltà Hillary, che in almeno un caso avrebbe violato un
patto etico con il presidente Obama: la sua Fondazione si era impegnata a non
accettare soldi da governi stranieri mentre lei guidava il Dipartimento di
Stato. Che alcuni governi stranieri fossero tra i donatori della Fondazione era
già emerso nei giorni scorsi. La novità è che quel flusso non si sarebbe interrotto, come i Clinton avevano assicurato che sarebbe successo. Secondo il WP, la maggior parte delle donazioni avrebbe rispettato una
clausola dell’accordo rimasta finora segreta, che consentiva ai governi che avevano già fatto
donazioni alla Fondazione di continuare a farne, con contributi simili ai precedenti. In un caso, invece, la fondazione non informò
l'Amministrazione, come richiesto dal
patto: nel 2010 accettò 500.000 dollari dal
governo algerino per fornire assistenza ai terremotati di Haiti. Allora, l'Algeria stava
cercando di rafforzare i rapporti con gli Stati Uniti e di esercitare pressioni sul
Dipartimento di Stato perché non
sollevasse problemi sul rispetto dei diritti dell’uomo da parte sua. Nel libro ‘Hard Choices’, pubblicato lo scorso
anno, Hillary Clinton scrive che "l'Algeria è un Paese complicato, che forza gli Stati Uniti a bilanciare interessi e valori": Algeri –per Hillary- è un alleato nella lotta contro il terrorismo,
ma si segnala anche per lo scarso rispetto dei diritti umani e per un'economia relativamente
chiusa. La Fondazione Clinton
ha pubblicato per anni la lista dei donatori
(consultabile anche sul sito), ma non ha finora fornito i dettagli delle donazioni
durante gli anni della Clinton a capo del Dipartimento di Stato. Donazioni in linea con l’accordo tra Hillary e
Obama venivano da Kuwait, Qatar e Oman e Australia, Norvegia e Repubblica dominicana. L’attenzione sulle
donazioni si accende proprio mentre si attende un annuncio formale della
candidatura di Hillary alla nomination democratica 2016: gli Stati Uniti proibiscono ai cittadini
stranieri di donare fondi alle campagne elettorali. Hillary Clinton, una
volta lasciato l'incarico governativo a inizio 2013, è entrata formalmente a fare parte della fondazione,
rinominata ‘Bill, Hillary &
Chelsea Clinton Foundation’. L'organizzazione, dalla sua creazione nel
2001, ha raccolto in tutto quasi due miliardi di dollari. (fonti varie – gp)
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