Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 10/02/2015
2015/02/10 - Doccia fredda per i liberal
più liberal dello schieramento politico statunitense: Elizabeth Warren insiste,
non vuole scendere in lizza per la nomination democratica. Ma, scrive George
Zornick su The Nation, frotte d’attivisti stanno cercando di farle cambiare
idea. Cosa, però, non facile, perché la senatrice del Massachusetts è una donna
tosta. La Warren, che nelle elezioni del 6 novembre 2012, seppe restituire ai
democratici il seggio dei Kennedy, brevemente ‘usurpato’ da un repubblicano,
Scott Brown, impostosi nelle suppletive dopo la morte di Ted, era la portatrice
della speranza mediatica di un inedito confronto ‘donna contro donna’ nelle
primarie democratiche, tra lei e Hillary Rodham Clinton. Di Elizabeth Ann
Warren, nata Herring, 66 anni, originaria dell’Oklahoma, una storia di
economista e docente universitario –dal 1992, ad Harvard-, si conoscono la
capacità e l’ambizione. Quando neo-senatrice fu accolta da Obama nello Studio
Ovale, i maligni di Washington dissero che era andata a fare un sopralluogo nel
suo prossimo ufficio. Da anni impegnata come consulente dal Congresso e dall'Amministrazione,
la Warren fu artefice
della creazione dell’authority federale
che vigila sui prodotti finanziari per tutelare i consumatori dalle speculazioni
delle banche. È autrice di diversi libri di carattere economico-finanziario e,
grazie alle frequenti apparizioni in in televisione, ha acquisito notorietà
nazionale, anche se non ha certo la riconoscibilità di Hillary. È stata
nominata diverse volte nella lista delle 100 persone più influenti del mondo
stilata annualmente dal settimanale Time ed è vista, dai conservatori e dal Tea
Party, come fumo negli occhi per le sue idee liberal e progressiste. (gp)
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