Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 27/03/2016, post in versione diversa sul blog de Il Fatto Quotidiano
Bernie Sanders vince a mani basse nei caucuses
democratici dell’Estremo Ovest degli Stati Uniti, dall’Alaska allo Stato di
Washington alle Hawaii. Il senatore del Vermont intacca così il vantaggio di
Hillary Clinton in termini di delegati nella corsa alla nomination democratica,
anche se il margine dell’ex first lady resta molto largo: Sanders ha ora
superato i mille delegati, ma la Clinton ne ha già circa 1750 dei 2.383
necessari per garantirsi la nomination. Come vittorie negli Stati, l’ex first
lady è ferma a 18, il senatore ora ne ha 14.
Lo Stato d Washington aveva 101 delegati in palio,
contro i 25 della Hawaii e i 16 dell'Alaska, tutti assegnati proporzionalmente.
Nello Stato di Washington, Sanders ha avuto quasi i tre quinti dei voti (oltre
il 72%), contro neppure il 28% alla rivale; in Alaska, ha superato l’80% contro
meno del 20%; alle Hawaii, ha superato il 70% contro meno del 30% alla rivale.
Le caratteristiche demografiche dell’Alaska e dello
Stato di Washington, con presenze nere e ispaniche relativamente ridotte, e il
fatto che Hillary vi abbia fatto poco campagna spiegano in parte il risultato.
Inoltre, il sistema delle assemblee s’è finora dimostrato più congegnale al
senatore che alla ex first lady.
D’altro canto, la presenza di Sanders in corsa sta
facendo lievitare l’affluenza alle primarie, persino più alta di quella del
confronto nel 2008 tra la Clinton e Barack Obama, coinvolgendo molto giovani e
‘liberal’.
"Stiamo seriamente intaccando il vantaggio di
Hillary ... abbiamo un sentiero verso la vittoria", è stato il commento di
Sanders davanti a 8.000 supporter a Madison, in Wisconsin, dove le primarie ci
saranno il 5 aprile. "E' innegabile che siamo in un momento di spinta ...
E quello che vediamo è un'affluenza enorme: vincere significa anche coinvolgere
la gente nel processo politico … Vinciamo con i giovani, il futuro dell’America",
ha aggiunto Sanders, elencando i trionfi negli Stati del West dopo le disfatte
subite nel Sud, conservatore e dove il voto dei neri pesa di più.
Ora il senatore punta su New York, il 19 aprile, dove
la posta è di 247 delegati, ma dove Hillary viene data per favorita. Lo stesso
dicasi per il 26 aprile, quando si vota in Pennsylvania, Delaware, Maryland,
Connecticut e Rhode Island, con quasi 400 delegati in palio. (fonti vv - gp)
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