Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 23/03/2016
Mentre il Dipartimento di Stato invita, con un ‘travel
warning’, i cittadini statunitensi a non recarsi in Europa né a muovercisi,
dopo gli attacchi di ieri a Bruxelles, Donald Trump e Hillary Clinton s’impongono
con largo margine nelle rispettive primarie in Arizona: Trump, quasi al 50% dei
suffragi, batte Ted Cruz di una ventina di punti e John Kasich di oltre 30; la
Clinton va oltre il 60%, il suo rivale Bernie Sanders è sotto il 40%.
Cruz e Sanders hanno nettamente vinto le assemblee
dello Utah, dove Trump è solo terzo, pure dietro Kasich, mentre in quello che
viene definito il Western Tuesday, pure l’Idaho, dove votavano
solo i democratici, va al senatore del Vermont.
E Sanders s’è imposto su Hillary – i risultati sono
stati diffusi lunedì – pure nelle primarie dei democratici all’estero (Global
Presidential Primary, 34.750 votanti): ha avuto il 69% dei suffragi contro il
31% – il senatore ha vinto anche in Italia -. Dei 13 delegati in palio, Sanders
ne ha presi 9 e la Clinton 4. I repubblicani non hanno un meccanismo di voto
per i residenti all’estero.
Nel ‘travel warning’ il Dipartimento di Stato
sottolinea l'esistenza d’una minaccia "a breve termine" di possibili
nuovi attentati: "Gruppi terroristici continuano a pianificare attacchi a
breve termine attraverso l'Europa, avendo come obiettivo eventi sportivi, siti
turistici, ristoranti, e trasporti".
Per tutta la giornata di martedì, le esplosioni di Bruxelles
hanno innescato commenti e polemiche fra gli aspiranti alla nomination, al di
là delle espressioni di cordoglio e di solidarietà con le vittime e le loro
famiglie, il Belgio e l’Europa. In interviste televisive, Trump ha parlato
della capitale dell’Ue come di “un campo di battaglia”: “Ed è solo l’inizio”,
ha aggiunto. E ha proseguito: “Dipendesse da me, a Salah Abdeslam bisognerebbe
praticare il waterboarding, anzi io farei molto di più … Dobbiamo essere molto
vigili sulle persone cui permettiamo di entrare” negli Stati Uniti.
Il magnate dell’immobiliare ha riproposto la sua
ricetta di messa al bando dei musulmani, tornando a proporre di “chiudere le
frontiere”. Una misura che l’ex fist lady Hillary Clinton ha come al solito
respinto, definendola, tra l’altro, “irrealistica”, mentre il senatore del
Vermont Bernie Sanders pensa che sarebbe “incostituzionale” e “sbagliata”: sia
la Clinton che Sanders parlano di cooperare di più con gli alleati, a
cominciare dall’intelligence, e puntano ad unire la comunità internazionale
contro il terrorismo integralista.
Il senatore del Texas Ted Cruz ha detto che, come
presidente, userebbe “a pieno la forza e la furia” delle forze armate degli
Stati Uniti per sconfiggere il sedicente Stato islamico. Cruz ipotizza pure pattuglie
armate nelle aree musulmane “per metterle in sicurezza” e prevenirne la
radicalizzazione – anche se la misura pare piuttosto destinata a indurla che a
prevenirla -.
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