Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net e, in versione diversa, per il blog de Il Fatto lo 02/02/2016
Vince Cruz davanti a Trump con Rubio buon terzo;
pareggiano Hillary Clinton e Bernie Sanders. Le assemblee dello Iowa, i
caucuses, ancora una volta riservano delle sorprese.
E fanno vittime: si ritirano il democratico Martin
O’Malley, ex governatore del Maryland, sempre irrilevante nei sondaggi – e ora
pure nei voti -; e l’ex governatore dell’Arkansas Mike Huckabee, che nello Iowa
aveva vinto nel 2008 (e questa volta ha preso il 2% dei voti e nessun
delegato).
In campo democratico, la corsa resta incerta fino
all’ultimo conteggio: l’ex first lady e il senatore del Vermont partono per il
New Hampshire, dove si vota martedì 9 febbraio, prima che i risultati siano
definitivi.
In campo repubblicano, più che il successo, non del
tutto inatteso, del senatore del Texas, e alfiere del Tea Party, fa notizia il
relativo ‘flop’ di Donald Trump, che s’atteggiava a imbattibile, mentre è buono
il risultato del senatore della Florida Marco Rubio, l’uomo di riserva
dell’establishment, terzo e molto vicino a Trump. Su di lui sembrano per ora convergere
i voti dei moderati di destra.
I delegati dello Iowa, 30 fra i repubblicani e 44 fra
i democratici, sono assegnati proporzionalmente. Quelli repubblicani già
assegnati sono andati 8 a Cruz (28% dei voti), 7 a Trump (24%) e 7 a Rubio
(23%); e poi 3 a Ben Carson (9%) e uno
ciascuno a Rand Paul (5%) e Jeb Bush (3%). Gli altri sei aspiranti alla nomination
sono finiti sotto, senza delegati: anche Carly Fiorina, l’unica donna, John
Kasich, il favorito del NYT, e Rick Santorum, che qui vinse nel 2012.
Quelli democratici sono andati 22 a Hillary e 21 a Sanders,
con percentuali intorno al 50% dei voti per entrambi: Hillary tira un sospiro
di sollievo, perché non è finita come otto anni or sono, quando qui la battè
Barack Obama; Sanders esulta perché il suo risultato è stato molto buono.
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