Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 13/02/2016
Donald Trump
promette ai suoi elettori “basta con le volgarità”. E Tom Cruz rinuncia a uno
spot perché vi compare un’attrice porno. E Jeb Bush s’impegna a non criticare
il presidente Obama. Fin qui ‘frizzante’, la campagna repubblicana per le
primarie di Usa 2016 sta diventando ‘corretta’ e, quindi, noiosa? C’è da
chiederselo: dopo il dibattito un po’ soporifero di giovedì sera tra i due
candidati democratici Hillary Clinton e Bernie Sanders, ecco i buoni propositi
dei repubblicani.
Però, certe cose si dicono, ma non sempre si fanno.
Così, Trump se la prende con Papa Francesco e on il suo viaggio in Messico via
Cuba, “Troppo politicizzato”, dice, e poi ridicolizza proprio Bush, che, in
campagna, si porta dietro “prima la mamma e poi il fratello”, George W., il 43°
presidente degli Stati Uniti.
E mentre imprenditori e speculatori indicano in Trump
“l’uomo giusto” per Usa 2016, il Nobel per l’economia Paul Krugman lamenta come
una stupidaggine l’assenza dell’economia dal dibattito – forse perché va bene?
-. Il magnate dell’immobiliare ha anche fatto pace, con indennizzo, con la tv
ispanica Univision Communications, che non ha trasmesso i concorsi Miss
Universo e Miss Usa, che erano di proprietà di Trump, in segno di protesta per
le sue offese agli immigrati ‘latinos’.
Sanders “l’Intrepido” – questo il nome in codice
affibbiatogli dal Secret Service che dopo lo Iowa lo protegge – continua a
raccogliere fondi online: tante piccole somme, come fece Obama nel 2008, che
però gli consentono di fare meglio di Hillary in questa fase. Sanders riceve
pure l’appoggio d’un nero che conta, Harry Belafonte, la voce di ‘Banana Boat’.
Nessun commento:
Posta un commento