Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 17/01/2016
Vigilia
movimentata del 4° dibattito - l’ultimo prima dell’inizio delle primarie - fra
i tre candidati alla nomination democratica alla Casa Bianca, questa sera,
ancora da Charleston, South Carolina, dove giovedì 15 s’è svolto il 6° dibattito
fra i candidati repubblicani. Sul podio, e sugli schermi della Nbc in diretta televisiva
in prima serata, Hillary Clinton, la favorita, Bernie Sanders, l’outsiders che
insidia l’ex first lady nello Iowa e la sopravanza nei sondaggi nel New
Hampshire, e Martin O’Malley, ex governatore del Maryland, il comprimario della
corsa, per di più recentemente indebolito da un’inchiesta aperta sul suo conto
perché, alla fine del suo mandato, avrebbe comprato dall’Amministrazione statale
mobili in saldo.
Il clima
tra Hillary e Sanders s’è guastato da quando il senatore del Vermont, ricevendo
un seppur velato sostegno dal vice-presidente Joe Biden e crescendo nei
rilevamenti, s’è profilato come una minaccia per l’ex segretario d Stato che, a
livello nazionale, ha il sostegno del 48% dei potenziali elettori democratici,
mentre Sanders è al 41% - poche settimane or sono, il rapporto tra i due era quasi
di due a uno -.
Sanders,
che nel New Hampshire sarebbe avanti di 14 punti, vede Hillary in seria
difficoltà. L’ex first lady non è certo agevolata dal fatto che l’Fbi ha aperto
un’indagine sui finanziamenti ricevuti dalla Fondazione Clinton e neppure dall’uscita
nelle sale del film sulla strage di Bengasi dell’11 settembre 2012, dove furono
uccisi quattro cittadini americani fra cui l’ambasciatore Chris Steven – lei era
all’epoca segretario di Stato-. Donald Trump, candidato repubblicano, ha addirittura
affittato una sala cinematografica nello Iowa e ha regalato i biglietti perché
la gente vada a vederlo.
In realtà,
Hillary, che è sempre uscita bene dai precedenti dibattiti, caratterizzati, però,
da fair play tra i candidati, ha pure frecce al suo arco: ha presentato un
piano fiscale per tassare di più i paperoni d’America sfidando Sanders, che si
proclama ‘socialista’, sul so terreno e respingendo le allusioni di Biden alla
sua collusione con Wall Street – “Mi batto da anni per l’equità fiscale” -.
Sandres, che è in perenne crociata contro banche e finanza, cita a sostegno la
Bibbia, dove c’è il termine ‘usura’, e l’Inferno di Dante, ricordando che gli
usurai finiscono nel Settimo Girone, ma non ha ancora esposto un piano
organico.
Sul fronte
del controllo delle armi, Hillary ha ricevuto l’appoggio della madre di Trayvon Martin, un ragazzo nero della
Florida ucciso nel febbraio 2012 da un vigilante ispanico e di cui il presidente
Barack Obama disse ‘Poteva essere mio figlio’. Ma lo stesso Obama ha incontrato
privatamente Sanders, esprimendo apprezzamento per le ultime dichiarazioni del
senatore, finora cauto in materia, sulle misure per limitare le vendite delle
armi da fuoco.
Per
Hillary, una cattiva notizia è che non ha vinto lei il Powerball, la ‘super-lotteria’,
di cui aveva comprato un biglietto –per sua scherzosa ammissione- “per
finanziare la campagna”. Ma la Clinton non perde il senso dell’umorismo: a un
giornalista del New Hampshire che glielo chiedeva, ha detto che, come
presidente, indagherà a fondo sull’esistenza degli alieni e sugli avvistamenti
di Ufo. (fonti vv - gp)
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