Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 12/01/2016
A 300
giorni esatti dall’Election Day, e a 20 dall’inizio delle primaie, con le assemblee
di partito nello Iowa, alcuni sondaggi danno in difficoltà i due battistrada
democratico e repubblicano, Hillary Clinton e Donald Trump. E Hillary deve pure
gestire l’impatto dell’allargamento di un’inchiesta dell’Fbi sugli aiuti
ricevuti dalla Fondazione Clinton.
Fra i repubblicani,
un rilevamento Nbc/WSJ/Marist College indica il senatore del Texas Ted Cruz in
testa nello Iowa, davanti a Trump e al senatore della Florida Marco Rubio:
rispettivamente, 28%, 24% e 13% delle intenzioni di voto. Nel New Hampshire,
dove si voterà il 9 febbraio, Trump è però saldamente avanti con il 30%, mentre
Cruz è al 10%, preceduto da Rubio al 14% e dal governatore del New Jersey Chris
Christie al 12%. Mai sopra il 10% l’ex governatore della Florida Jeb Bush e l’ex
neurochirurgo nero Ben Carson.
Fra i
democratici, lo stesso sondaggio dà Hillary in testa nello Iowa di un’incollatura
sul senatore del Vermont Bernie Sanders, 48% a 45%, mentre nel New Hampshire le
posizioni si rovesciano (50% a Sanders, che lì gioca quasi in casa, 46% a
Hillary). I margini di errore del rilevamento rendono le posizioni aleatorie. La
partenza potrebbe dunque rivelarsi in salita per Hillary, nella cui campagna
serpeggia il nervosismo: i primi voti orientano l’opinione pubblica e possono
suscitare ondate di entusiasmo o seppellire sotto valanghe di scetticismo. E l’inchiesta
dell’Fbi non aiuta.
Di qui
al voto nello Iowa, vi saranno due dibattiti televisivi fra i candidati
repubblicani – il primo giovedì sera- e uno fra i candidati democratici –
domenica sera -: la situazione può ancora mutare.
Un
altro sondaggio Reuters/Ipsos indica che
Trump e Hillary sono quasi pari in un’ipotetica corsa fra loro due per la Casa
Bianca: Clinton al 40%, Trump al 39, con il 21% d’indecisi. Il margine d’errore
del 3% fa del risultato un sostanziale pareggio. (gp)
Il sito web Real Clear Politics, che
elabora una media di tutti i sondaggi pubblicati, continua a dare l'ex segretario
di Stato favorita per la nomination democratica, con il 53% di favori,
decisamente avanti rispetto ai sue due unici rivali, il senatore Sanders (33%)
e l'ex governatore del Maryland Martin OMalley (4%).
Sul fronte repubblicano, dove gli
aspiranti alla nomination in lizza sono 12, Trump ha il 34%, davanti a Cruz
(21%), Rubio (12 %) e Carson (10 %). E il lotto potrebbe persino allargarsi,
perché si riparla dell’intenzione dell’ex sindaco di New York Michael Bloomberg
di scendere in campo: una voce, a dire il vero, ricorrente, ma questa volta,
secondo la Cnn, il magnate dell’informazione starebbe sondando il terreno per
una ‘terza via’ tra Hillary e Trump.
I due battistrada hanno nel frattempo
ricevuto significativi sostegni: Hillary ha avuto l’endorsement del segretario
ai Trasporti Anthony Foxx e di Gabrielle Giffords e di suo marito Mark Kelly, l‘astronauta:
Giffords è una ex deputata democratica che rimase gravemente ferita in una
sparatoria a Tucson, in Arizona, l’8 gennaio 2011; la coppia appoggia Hillary proprio
per l’impegno a limitare la vendita delle armi.
Di tutt'altra valenza, l’endorsement a Trump
di Jared Taylor, uno dei più noti ‘supremazisti’ bianchi americani, editore del
sito American Renaissance e favorevole alle posizioni del magnate dell’immobiliare
contro gli immigrati e i musulmani.
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