Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 14/01/2016
Nel dibattito televisivo di questa sera fra i
candidati alla nomination repubblicana, non ci saranno né il senatore del
Kentucky Rand Paul né l’ex ad di Hp Carly Fiorina: i due sono stati ‘tagliati’
in base ai criteri di selezione dei partecipanti basati sulla media dei
sondaggi. La Fox Business Network, organizzatrice dell'incontro, a Charleston,
in South Carolina, ha proposto a Paul e alla Fiorina d’apparire nel dibattito
di serie B non in prima serata, ma il senatore – sempre sul podio principale,
nelle precedenti cinque occasioni - ha rifiutato. La divisione dei candidati in
due gruppi è necessaria perché il loro numero è elevato – ne restano in lizza
12 –.
Ad affrontarsi nel dibattito in prima serata saranno,
dunque, il battistrada della corsa Donald Trump, magnate dell’immobiliare, i
senatori Ted Cruz (Texas) e Marco Rubio (Florida), l'ex neurochirurgo Ben
Carson – unico nero -, l'ex governatore della Florida Jeb Bush ed i governatori
del New Jersey Chris Christie e dell'Ohio John Kasich. La Fiorina – unica donna
-, Paul, gli ex governatori dell’Arkansas Mike Huckabee e della Virginia Jim
Gilmore e l’ex senatore Rick Santorum sono invece ammessi al dibattito
introduttivo.
Cruz
sempre davanti a Trump nello Iowa - Un sondaggio locale,
del Des Moines Register insieme a Bloomberg Politics, conferma, intanto, che
Cruz è davanti a Trump nello Iowa, lo Stato che aprirà la stagione delle
primarie il 1° febbraio: Cruz, sostenuto dai Tea Party, ha il 25% delle
intenzioni di voto, Trump il 22%. Seguono Rubio al 12% e Carson all'11%, mentre
gli altri sono indietro: Paul al 5%, Bush al 4%, Christie e Huckabee al 3%,
Kasich e la Fiorina al 2% e Santorum all'1%. Nel 2008, nello Iowa vinse
Huckabee; nel 2012, Santorum.
Democratici:
Sanders avvicina Hillary - La corsa alla nomination sta
avendo sussulti anche fra i democratici, dove Hillary Clinton è in testa, a livello
nazionale, ma il suo maggiore rivale, Bernie Sanders, la insidia nello Iowa ed
è davanti nel New Hampshire (dove si voterà il 9 febbraio). Un rilevamento
NYT/Cbs assegna a Hillary il 48% delle preferenze, a Sanders il 41% - un mese
fa, l'ex segretario di Stato era avanti di 20 punti -.
Il duello appare basato anche su fattori generazionali,
con gli under 45 anni ‘pro Sanders’ per 2 a 1. Ma oltre il 70% degli
intervistati, inclusi i sostenitori del senatore del Vermont, credono ancora
che l'ex first lady alla fine otterrà la nomination democratica ed esprimono
fiducia nelle sue qualità come presidente e ‘comandante in capo’.
Hillary negli ultimi giorni s’è fatta più aggressiva con Sanders, attaccandolo sulla vendita delle armi e cercando di scavalcarlo a sinistra – lui si definisce ‘socialista’ - sul terreno fiscale, con un’ipotesi che penalizza i redditi più alti. I due s’affronteranno domenica in un dibattito televisivo fra i candidati democratici, l’ultimo prima del voto nello Iowa –per i repubblicani, invece, ce ne sarà ancora uno, dopo quello di Charleston stasera-. (ANSA - Agi - fonti vv - gp)
Hillary negli ultimi giorni s’è fatta più aggressiva con Sanders, attaccandolo sulla vendita delle armi e cercando di scavalcarlo a sinistra – lui si definisce ‘socialista’ - sul terreno fiscale, con un’ipotesi che penalizza i redditi più alti. I due s’affronteranno domenica in un dibattito televisivo fra i candidati democratici, l’ultimo prima del voto nello Iowa –per i repubblicani, invece, ce ne sarà ancora uno, dopo quello di Charleston stasera-. (ANSA - Agi - fonti vv - gp)
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