Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 20/01/2016
Un comandante in capo che prenda il sedicente Stato
islamico “a calci nel culo”: così, Sarah Palin, rediviva, ma non troppo, ex
governatrice dell’Alaska ed ex candidata alla vice-presidenza nel 2008 con John
McCain, annuncia, nello Iowa, il suo sostegno a Donald Trump. Ad Ames, la Palin
sale sul palco con un corpetto che non è certo sobrio e le spara subito grosse,
com’è nel suo stile (e pure in quello di Trump, che la tiene d’occhio tra il
compiaciuto e il preoccupato).
“Siete pronti – domanda la Palin - per un comandante
in capo che ama il suo Paese e che non chiede scusa per il suo Paese?, che
lascia fare ai suoi combattenti il loro lavoro?”. Di Trump, la Palin elogia l’essere
contro l’establishment, a cominciare da quello repubblicano, e il non avere il
culto del politicamente corretto: “E’ l’unico che ha il fegato di dire come
stanno le cose”. E, inoltre, “non deve chiedere niente a nessuno per vincere”,
nel senso che il soldi che spende sono suoi.
Donald ‘il rosso’ si mette al fianco la cacciatrice
di caribou proprio nel giorno in cui viene
fuori che il maggiore dei figli di Sarah, Track, 26 anni, reduce dall’Iraq, è
stato arrestato dopo avere picchiato e minacciato con un fucile d’assalto AR-15
la fidanzata di 22 anni, nella casa di famiglia, a Wallisa, in Alaska: “Credevo
volesse spararmi”, ha detto la ragazza. Il giovane, che è sotto trattamento
psicologico, come molti reduci, aveva bevuto parecchio e ora sarà processato.
A gioco lungo, la Palin potrebbe pure rivelarsi un
handicap per la campagna di Trump – come lo fu per quella di McCain -. L’ex
aspirante Miss Alaska può infatti contribuire ad accrescere dubbi e diffidenze
sulla candidatura del magnate dell’immobiliare, accentuandone estremismi e
singolarità e danneggiandone la credibilità.
Nel frattempo, Trump rispolvera, contro l’immigrazione,
un’operazione degli Anni Cinquanta, già molto discussa, l’ ‘Operazione Wetback’:
allotra, furono espulsi centinaia di migliaia di messicani; oggi, si
tratterebbe di cacciare 11 milioni di immigrati irregolari – il dato è una
stima -. A chi gli contesta quella vicenda come “un capitolo vergognoso della
storia americana”, durante il quale furono compiuti rastrellamenti, abusi, vere
e proprie deportazioni anche via mare su navi bananiere, Trump risponde: “Per
me, fu un’operazione molto efficace”, che ebbe “un grande successo”; e
aggiunge: “Senza confini forti, avremo un problema”.
Democratici:
Hillary arranca nel New Hampshire - Sul fronte
democratico, una notizia cattiva e una buona per la battistrada Hillary
Clinton. Un sondaggio condotto dalla Cnn nel New Hampshire, prima del dibattito
di domenica sera in diretta tv tra l’ex first lady e i suoi rivali, vede il
senatore Bernie Sanders nettamente in testa nello Stato dove si voterà il 9
febbraio, con il 60% delle preferenze contro il 33% della Clinton.
L’ex segretario di Stato ha però ricevuto il
sostegno di The Human Rights Campaign, la maggiore organizzazione Usa per i
diritti civili di lesbiche, gay, bisessuali e transgender: il gruppo intende
mobilitare a favore di Hillary il milione e mezzo di suoi iscritti. (fonti vv - gp)
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