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domenica 7 agosto 2016

Usa: il braccio violento (con i neri) della legge è un affare politico

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 07/08/2016

La chiazza di sangue s’allarga sulla schiena del ragazzo nero, che ha una t-shirt chiara ed è riverso prono a terra. Le braccia ciondolano già senza nerbo, mentre il poliziotto, un bianco, gli ammanetta i polsi. Non c’è né pietà né apprensione per la sorte del giovane, in quel gesto; solo la fretta stizzosa di chi sente una grana venire.

Eppure quei poliziotti di Chicago – la pattuglia è composta da tre uomini - hanno appena ammazzato, sparandogli alle spalle, mentre fuggiva, disarmato, un ragazzo nero di 18 anni. L’episodio risale al 28 luglio, ma il video è stato diffuso solo venerdì dal Dipartimento di Polizia della città.

Il filmato non mostra il colpo fatale ma si sentono le detonazioni. Il ragazzo, Paul O'Neal, viaggiava su un’auto rubata ed era stato preso in caccia dagli agenti – non è chiaro se vi sia stato un contatto fra le vetture -. Paul aveva poi abbandonato la vettura, una Jaguar il cui furto era stato denunciato in giornata nel sobborgo di Bolingbrook, cercando di fuggire a piedi.

Gli agenti avevano già sparato durante l’inseguimento in auto, poi hanno di nuovo fatto fuoco correndo, a distanza ravvicinata, fin quando il ragazzo s’è trovato di fronte un cancello sul retro d’una casa. Qui è stato raggiunto dal colpo letale.

Il video è stato ripreso dalla 'body camera’ indossata da uno dei poliziotti coinvolti nell’episodio: tre agenti sono stati sospesi; il capo del consiglio di sorveglianza della polizia, Sharon Fairley, ha definito la scena "shockante e preoccupante".

E’ almeno il terzo episodio analogo – un nero inerme ucciso dalla polizia – nel mese di luglio, dopo quelli di Baton Rouge e di St.Paul nel Minnesota, che avevano innescato proteste razziali in tutta l’Unione e almeno due ritorsioni di killer neri, in entrambi i casi reduci di guerra, contro poliziotti, una strage a Dallas, tre morti a Baton Rouge.

Ma, sul web, accanto alle proteste dei neri, c’è anche l’insofferenza dei bianchi e della gente ‘Law and Order’, cui si richiama nella sua campagna il candidato repubblicano Donald Trump: nascono gruppi di solidarietà con i poliziotti e il tema ha ormai segnato la campagna elettorale, violenza chiama violenza, ritorsione chiama repressione. E l’elettorato di Trump, maschi bianchi frustrati, è venato di suprematismo e razzismo, mentre Hillary Clinton si sente in tass.

Chicago è la città del presidente Obama e il sindaco Rahm Emanuel è stato il suo braccio destro alla Casa Bianca nel primo mandato. A inizio anno, una task force da lui istituita pubblicò un rapporto che accusa la polizia di Chicago di razzismo diffuso. Il 20 ottobre 2014, Laquan McDonald, 17 anni, fu crivellato da un agente con 16 colpi di pistola nel Southwest Side. Il poliziotto assassino disse d’avere temuto per la sua incolumità perché il ragazzo aveva un coltello, ma venne incriminato.

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