Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e Formiche.net il 18/09/2016
Un
sabato di straordinarie violenze negli Stati Uniti, e con venature
terroristiche sia a New York che nel New Jersey, gioca a favore della
retorica di Donald Trump nella competizione elettorale di Usa 2016. Se
Hillary Clinton mostra cautela e invita a sospendere il giudizio fin quando
il quadro degli eventi non sarà chiaro, Trump è il primo a parlare di
“bomba” e vede nella serie di episodi la conferma che il Paese è in
pericolo e che il presidente Barack Obama, come la Clinton, non sanno
garantirne la sicurezza.
A New
York, nella serata di sabato, un’esplosione, pare di un ordigno
confezionato con una pentola a pressione nascosto in un cassonetto, provoca
una trentina di feriti sulla 23° Strada tra la 6° e la 7° Avenue, mentre un
analogo ordigno viene trovato e rimosso inesploso sulla 27° Strada alla
stessa altezza. La polizia, che per molte ore ha ricercato altri eventuali ordigni
simili, ne avrebbe pure trovato un terzo – non c’è al momento conferma -.
Il tipo di ‘arma’ evoca l’attentato alla Maratona di Boston, nel 2014.
Poche
ore prima, la mattina di sabato, c’era stata un’esplosione nel New Jersey,
a Seaside Park, senza vittime, proprio a margine di una corsa di militari,
la cui partenza era però stata ritardata. E, ancora, le cronache raccontano
di un attacco all’arma bianca in un centro commerciale del Minnesota – otto
feriti, l’aggressore, che qualcuno riferisce avrebbe lanciato grida
‘islamiche’, è stato ucciso – e di episodi che possono rialzare la tensione
razziale.
A Tulsa,
in Oklahoma, l’ennesimo nero apparentemente non armato è stato ucciso dalla
polizia, mentre a Filadelfia un pregiudicato nero che odiava i poliziotti
tende loro agguati non mortali, ma, prima di essere ucciso, ammazza una
giovane donna di 27 anni.
L’attenzione
si concentra su New York. La polizia parla di “attacco intenzionale”. Il
sindaco Bill de Blasio nota: “Non vi sono prove di connessione
terroristica”, senza però escludere l’azione di ‘lupi solitari’. Sui
luoghi, oltre alla polizia locale, l’Fbi e la ‘task force’ anti-terrorismo.
L’ansia
della sicurezza ripiomba sulla campagna elettorale, a 50 giorni giusti dal
voto. A New York, è pure la vigilia dell'assemblea generale delle Nazioni
Unite, che, la prossima settimana, vedrà la partecipazione di decine di
capi di Stato o di governo, fra cui il presidente Barack Obama, avvertito dell'esplosione
mentre era, a Washington, ad una cena di gala della Congressional Black
Caucus Foundation in onore della Clinton, prima donna ad ottenere la
nomination d’un grande partito alla Casa Bianca.
Chelsea,
nel West Side di Manhattan, è uno dei quartieri più animati e notturni
della Grande Mela: la 23° Strada è una delle più trafficate, con diverse
stazioni della metropolitana e un'alta concentrazione di ristoranti,
supermercati e uffici.
Non
lontano, ci sono Eataly e il Flatiron Building, dove vive Chelsea, la
figlia di Hillary, che qui fu portata domenica scorsa, dopo il malore a
Ground Zero. (fonti vv – gp)
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