Scritto per Il Fatto Quotidiano del 29/05/2010
Emma Marcegaglia piace al Financial Times: si era già capito giovedì e si capisce meglio ora che “la Lady di Ferro italiana” –ci risiamo: Guy Dimore dopo Paul Betts- “critica il governo”: il discorso senza peli sulla lingua del presidente degli industriali “costringe Berlusconi sulla difensiva di fronte a un pubblico di imprenditori”. E quando Silvio prova ‘la ripartenza’, come predicava il suo prediletto Arrigo Sacchi, finisce in fuorigioco: oichi raccolgono l’invito a votare la Marcegaglia ministro. “Mentre il governo quasi al completo siede a disagio in prima fila”, Emma sillaba: “La politica dà lavoro a troppa gente in Italia ed è l’unico settore che non conosce né crisi né surplus di personale”. L’assemblea di Confindustria ha titoli anche su Les Echos (“Il padronato si preoccupa per la perdita di competitività del Paese”) e sulla Afp (“Sì dagli industriali all’austerità, ma con le riforme”). El Pais non perde di mira Mr B: dedica l’editoriale alla ‘legge bavaglio’ (“Berlusconi mette la museruola alla stampa... non gli basta controllare tre dei quattro principali canali tv privati...”) e dà una stilettata a Piersilvio: “Berlusconi chiede tagli, suo figlio si compra una barca da 18 milioni”. Beh, anche nel giorno di Emma , Silvio uno spazio internazionale se lo conquista
sabato 29 maggio 2010
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