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sabato 7 marzo 2015

Italia/Ue: una malata d'Europa sta (forse) riprendendosi

Scritto per EurActiv.it lo 07/03/2015 

La Grecia resta la malata d’Europa e l’Italia si gode una fase d’attese positive, nonostante i risultati a consuntivo restino negativi. Il neo-presidente della Repubblica Sergio Mattarella assume il ruolo, che era stato del suo predecessore Giorgio Napolitano, di testimonial dell’europeismo italiano: visitando Bruxelles, intona un inno all’integrazione. Il premier Matteo Renzi porta altrove, a Kiev e a Mosca, la politica estera italiana.

Il ‘caso Grecia’ si rivela lungi dall’essere risolto, pochi giorni dopo un apparente appianamento delle reciproche diffidenze. Il governo di Atene trasmette i dettagli delle riforme da adottare all’Eurogruppo, che s’appresta a riunirsi, ma l’accoglienza a Bruxelles è contrastata: la lettera greca potrebbe non essere sufficiente a sbloccare gli aiuti.

In questo momento, l’Italia pare dare all’Unione poche preoccupazioni: sta percorrendo la strada delle riforme, il suo spread è sceso sotto i cento punti e l’economia italiana si appresta a trarre giovamento dal Quantitative Easing della Banca centrale europea, che le può valere complessivamente 140 miliardi di euro su 1200 complessivi, 7,5 al mese su 60.

Mentre la Bce rivede al rialzo le stime di crescita dell’Eurozona, alcuni indicatori italiani sono effettivamente incoraggianti: la Confindustria stima la produzione industriale in crescita a febbraio dello 0,2% mensile, dell’1,2% annuale; e gli ordinativi salgono, rispettivamente, dello 0,6% e 0,8%; e, nel 2014, il mercato immobiliare è tornato positivo dopo sette anni di cali continui.

I consuntivi, invece, restano preoccupanti. L’Istat conferma che il Pil del IV trimestre 2014 è rimasto fermo, con un -0,5% annuo e una variazione acquisita per il 2015 dello -0,1%. Con un deficit al 3%, il Pil è sceso sotto livelli 2000, la pressione del fisco 43,5%, debito al 132,1% - record dal 1995 -. La disoccupazione, ancora in calo a gennaio al 12,6%, per il secondo mese consecutivo, nel 2014 è salita al 12,7%, il record dal 1977.

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