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martedì 19 aprile 2016

Usa 2016: NY alle urne, finale di campagna con battute al vetriolo

Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu e, con mix di altri post, per Il Fatto Quotidiano del 20/04/2016

Ultime battute al vetriolo della campagna elettorale per le primarie a New York, con contestazioni e alcuni arresti a un comizio di Donald Trump a Buffalo, la città delle cascate del Niagara. Eppure, New York può fare la differenza, ma non può in nessun modo chiudere matematicamente la corsa. Comunque vadano le primarie, né Hillary Clinton né lo stesso Trump raggiungeranno qui il numero di delegati necessario per garantirsi la nomination alla convention. La campagna della ex first lady ostenta, però, sicurezza: “La corsa, fra i democratici, è agli sgoccioli”, dice. Quella repubblicana, invece, resterà probabilmente aperta fino alla convention di Cleveland a luglio.

Lo spiega il manager della campagna di Hillary, Robby Mock: vincendo a New York, l’ex senatrice della Grande Mela farebbe un passo importante, forse decisivo. Fra una settimana, in Pennsylvania e in altri Stati della Costa Est, potrebbe calare l’asso pigliatutto, senza attendere la California, dove si volta il 7 giugno.

Lo sa pure Bernie Sanders, il suo rivale. Forse per questo il senatore del Vermont che sabato ha dato la mano al Papa in Vaticano è stato più ostile che mai, nel comizio finale della sua campagna, con bagno di folla a Long Island, sul fiume, davanti alla skyline di Manhattan: ha accusato Hillary di violare le regole sui finanziamenti, quasi echeggiando Trump che ha appena coniato l’espressione ‘croocked Hillary’, Hillary la corrotta.

Solleciti a votare, all’apertura dei seggi, Bill e Hillary Clinton , la fu e magari futura ‘prima coppia’ d’America a ruoli investiti. L’ultima raffica di Trump è stata riservata al texano Ted Cruz, che qui non ha proprio ‘attecchito’ perché – dice lo showman – “odia New York”. Ma da lontano s’è fatto pure sentire Bill Gates, che ha accomunato nel suo pollice verso sia il ‘socialista’ Sanders che l’ultraliberista Trump, bocciandoli per il loro protezionismo. (fonti vv - gp)

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