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domenica 12 gennaio 2014

L'Ue che vorreste. 13 domande ai cittadini

Scritto per EurActiv il 13/01/2014
L’Ue che vorreste: di questi tempi, i cittadini europei si sentono rivolgere più domande che proposte, quasi che la politica e i leader, consci del loro insuccessi, vogliano lasciare loro la parola.
Dopo i sondaggi, periodici, di Eurobarometro, e quelli, recenti, di IAI e Cime - EurActiv.it ne ha puntualmente riferito - ecco 13 domande sull’Ue che vorreste formulate dalla Commissione europea e presentate in una serie d’eventi regionali in tutta Italia. L'iniziativa si collova nella prospettiva delle elezioni europee di maggio e del rinnovo, nell'anno, delle Istituzioni comunitarie, Commissione, presidente del Consiglio europeo, 'alto rappresentante' per le politiche estera e di sicurezza comuni.
Si tratta di domande articolate e non facili, sull’identità europea e le competenze dell’Ue, il rapporto tra rigore e crescita e l’Unione bancaria e gli eurobond e l’opportunità – o meno - di una fiscalità europea e di un ministro dell’economia dell’Ue (o della zona euro), sulle elezioni europee e sulla legittimità democratica delle istituzioni comunitarie, sul ritmo dell’integrazione e sulla sua incompiutezza, sul valore aggiunto delle indicazioni europee ai singoli Stati, sui contratti vincolanti per la crescita che sono attualmente discussi nel Consiglio dei Ministri dell’Unione, sull’ingerenza dell’Ue nelle scelte nazionali
La Commissione non s’aspetta risposte sistematiche alle domande, che sono apparentemente poste in disordine, ma che, in realtà, costituiscono una sorta di volgarizzazione della Blue Print presentata dalla Commissione per un'autentica Unione economica e monetaria.
I dibattiti sul futuro dell’Ue, una serie di appuntamenti regionali – a Roma per il Lazio mercoledì 15 ore 10.30 al Teatro Argentina -, servono a raccogliere input e indicazioni, senza la valenza d’un sondaggio. L’incontro laziale è il sesto, gli altri seguiranno.
Dopo gli interventi d’apertura delle Autorità – ci sarà fra gli altri il governatore del Lazio Nicola Zingaretti -, la Commissione farà il punto sullo ‘stato dell'Unione’ e presenterà la programmazione 2014-2020. Seguirà un dibattito con il pubblico e con la stampa: sono attese presenze da tutto il territorio del Lazio, amministrazioni, società civile organizzata e studenti, oltre alle strutture di riferimento dell’Ue sul territorio.

Come in tutte le altre Regioni, dopo l’evento di lancio il dibattito sul futuro dell’Unione verrà alimentato, da qui alla metà di aprile, da almeno tre eventi sul territorio. La sintesi nazionale sarà poi fatta in un evento finale che coinvolgerà anche il Governo.

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