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martedì 28 gennaio 2014

Presidenza Commissione: dibattiti fra candidati, Roma non corre da sola

Scritto per EurActiv il 28/01/2014

E’ gara aperta fra le città europee per organizzare e ospitare dibattiti fra i candidati alla presidenza della Commissione europea, in vista delle elezioni del Parlamento europeo del 22 e 25 maggio. E Roma corre, per il momento, sotto traccia, rispetto ad altre capitali.

Secondo quanto EurActiv ha appreso, città simbolo dell’integrazione europea, come Roma,  o dell’attuale delicato momento dell’integrazione stanno pensando di organizzare dibattiti come quello che il consiglio italiano del Movimento europeo (Cime) vorrebbe si facesse in Campidoglio, a Roma, il 25 marzo, in coincidenza con il 57° anniversario della firma dei Trattati costituivi delle Comunità europee.

Fonti del Parlamento europeo a Bruxelles sono al corrente di progetti di dibattiti a Maastricht, cittadina olandese sede del Vertice del 1991 che segnò la nascita dell’Unione europea e aprì la strada alla moneta unica, e ad Atene, la capitale di quella Grecia che è lo stato dell’Unione più duramente colpito dalla crisi e dalle politiche del rigore. I funzionarti dell’Assemblea non sono, invece, a conoscenza del progetto di Roma.

Nei giorni scorsi, il Cime ha sollecitato, con una lettera, l’attenzione sulla sua idea del sindaco Ignazio Marino. Al momento, non risulta che il sindaco abbia risposto.

Incontrando un gruppo di giornalisti, oggi, a Bruxelles, Stephen Clark, che gestisce la campagna d’informazione del Parlamento in vista delle elezioni, s’è detto certo che la corsa alla presidenza della Commissione abbia già avuto un impatto positivo sull'attenzione della stampa europea per le prossime elezioni.

Il Parlamento stesso progetta di organizzare un dibattito a Bruxelles fra i candidati alla presidenza, nell'imminenza del voto di maggio: più o meno due settimane prima, ipotizza Clark.

I candidati alla presidenza della Commissione più o meno ufficialmente designati dai partiti europei sono attualmente il tedesco Martin Schulz, Pse, presidente uscente del Parlamento europeo, il belga Guy Verhofstadt, Alde, e il greco Alexis Tsipras, Gue. I risultati delle primarie fra i Verdi, che si chiudono oggi, dovrebbero essere noti domani, mentre il Ppe dovrebbe decidere il proprio candidato in un congresso il 6 marzo.

1 commento:

  1. Troppo occupati sul Porcellum new per pensare un po' all'Europa: siamo "single task" si direbbe in informatichese.

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