P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

domenica 21 dicembre 2014

Usa: Immigrazione, Cuba, tensioni, NordCorea, Obama è tornato

Scritto per www.GpNewsUsa2016.eu il 21/12/2014

2014/12/21 - Sembrava ridotto a un’ameba politica, dopo il voto di Mid-term: ‘anatra zoppa’, nell’ultimo biennio alla Casa Bianca. Invece, da un mese in qua, Barack Obama ha preso l’iniziativa, deciso a dettare lui l’agenda politica al nuovo Congresso, che s’insedierà a gennaio, a maggioranza repubblicana sia alla Camera che al Senato. Obama ha lanciato la riforma dell’immigrazione con l’equivalente Usa d’un decreto legge, costringendo il Congresso ad occuparsene; e ha abbattuto il muro diplomatico delle relazioni con Cuba, passando al Congresso la patata bollente della fine dell’embargo. L’opposizione repubblicana fa la voce grossa, ma su entrambi i fronti avrà problemi politici a fare saltare le iniziative presidenziali. Obama, inoltre, a farsi sentire sul fronte razziale, dopo l’uccisione di due poliziotti a New York; colora in rosa l’economia americana 2015/’16: bacchetta sia la Sony che la Corea del Nord nella vicenda del film censurato –permettetemi un’opinione personale: non è una grande idea, quella di fare satira raccontando un piano della Cia per uccidere un capo di Stato estero-. Da ultimo, è storia di oggi, il presidente torna a ribadire che farà il possibile per realizzare una delle sue prime promesse elettorali, chiudere la prigione di Guantanamo. Alla Cnn, il presidente dice: "C'è qualcosa che continua a ispirare jihadisti ed estremisti nel mondo, il fatto di detenere queste persone. E' contrario ai nostri valori, oltre che essere follemente costoso. Spendiamo milioni per ogni persona detenuta a Guantanamo", ha detto Obama. Nel carcere per “nemici combattenti” nella base sull’isola di Cuba restano 132 detenuti, dopo la decisione di trasferirne quattro, afghani, nel Paese d'origine. (Gp)

Economia: Obama; rinascita americana è realtà, fiducia 2015

2014/12/19 - "La rinascita dell'America è una realtà: stiamo sicuramente meglio". Così il presidente Barack Obama, nella conferenza stampa di fine anno -caratterizzata dal fatto che a fare le domande siano state fatte solo da giornaliste donne-, sottolineando i progressi ottenuti soprattutto sul fronte dell'economia. "Lo scorso anno avevo promesso che il 2014 sarebbe stato un anno d’azione e lo è stato - ha detto -. Entriamo nel 2015 con fiducia": "Siamo così ben posizionati come non avveniva da molto tempo" e "la crescita dell'occupazione non è mai stata così alta dagli Anni 90”. Obama, inoltre, ha difeso le sue azioni in materia di sanità e l'importanza della riforma dell'immigrazione. Sul fronte della politica estera, ha sottolineato la leadership dell'America nella campagna contro l’Is, nella risposta alla Russia sulla crisi ucraina, contro l'Ebola e nell’apertura a Cuba. E ha rilevato: "La mia presidenza sta entrando nell'ultimo quarto, quando di solito succedono cose molto interessanti alle quali guardo con impazienza"; "Voglio lavorare con il nuovo Congresso e riuscire ad ottenere risultati". Incalzato sul fatto che il Congresso da gennaio sarà in mano ai repubblicani, Obama ha detto. "Saremo in disaccordo su diverse questioni, ma ci sono aree di potenziale accordo e dobbiamo trovarlo. Ciò naturalmente comporta dei compromessi". Il presidente s’è congedato dicendo "Mahalo", riferendosi al fatto che era in partenza per le vacanze hawaiane con la famiglia. (AGI-gp)

Nessun commento:

Posta un commento