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giovedì 30 aprile 2015

Arabia Saudita: re Salman si sceglie un altro erede e svecchia il regime

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 30/04/2015 

Vatti a fidare, di quelli che arrivano al potere con l’etichetta di acque chete: appena tre mesi dopo essere salito sul trono saudita, re Salman bin Abdelaziz ha indicato un nuovo principe ereditario, suo nipote, il ministro dell'Interno, e ha scelto uno dei suoi figli come secondo nella linea di successione al trono.

Salman salta così una generazione in questa dinastia dove gli ottuagenari come lui sono giovanotti, rinforza il proprio potere e conferma quella capacità di scelte rapide e nette, che aveva già mostrato in diplomazia prima non peritandosi di scatenare una vera e propria guerra intestina sunnita, poi creando una coalizione anti-sciita e anti-integralista.

Nonostante avesse promesso di rimanere nel solco tracciato dal suo predecessore, il defunto re Abdullah, il nuovo monarca ha apportato numerosi cambiamenti al governo e ha dato un volto più bellicista al Paese. Di cui ora cerca di consolidare il rapporto con gli Stati Uniti, secondo un’interpretazione non da tutti condivisa.

Re Salman ha agito a colpi di decreti reali, 34 in un colpo solo, ridisegnando la linea di successione al trono, rimpastando il governo e defenestrando il fratellastro, principe Muqrin bin Abdelaziz, finora erede al trono. Secondo i media sauditi, che citano un comunicato di Corte, l'avvicendamento è stato chiesto Muqrin: non ci sono elementi per confermarlo o per smentirlo. Ma di certo Salman ha così rafforzato il suo potere e il controllo dinastico.

Il nuovo principe ereditario è suo nipote, Mohammed bin Nayef, 55, che era secondo a Muqrin. Mohammed, zar dell'anti-terrorismo saudita, è molto conosciuto negli ambienti internazionali: è ritenuto vicino agli Usa e inflessibile nella lotta all'estremismo islamico. Mohammed manterrà la carica di ministro dell’Interno, ma sarà pure premier: nell’agosto del 2009, sfuggì a un attentato e da allora è nemico acerrimo del terrorismo integralista. Il figlio del re, principe Mohammed bin Salman, trent'anni appena, ma già ministro della Difesa, diviene secondo nella linea di successione: attualmente, il suo è il volto della campagna militare saudita nello Yemen.

Finora, il regno è stato guidato da vari figli di Abdulaziz, il fondatore della dinastia degli al-Saud, Mohammed sarebbe il primo nipote del monarca fondatore a salire al trono, segnando così un salto di generazione e regolando per decenni, anche per mezzo secolo, la questione dinastica.

Il colpo di scena avviene mentre l’Arabia saudita, primo esportatore di petrolio al mondo, è attiva su vari fronti internazionali, economici, politici, militari: Riad ha deliberatamente innescato il calo del prezzo del petrolio sui mercati mondiali, non riducendo la produzione a fronte di una domanda debole; e guida la campagna nello Yemen contro le milizie Houthi, sciite e filo-iraniane, per ridare il potere al legittimo governo a guida sunnita –proprio il fatto di avere una madre yemenita avrebbe indebolito la posizione del principe Muqrin, 69 anni, a lungo a capo dell’intelligence-.

Il rimpasto, il secondo del suo regno, segna una cesura con il lascito di re Abdullah: Salman ha pure sostituito il ministro degli Esteri, principe Saud al-Faisal, che ricopriva l'incarico dall’ottobre 1975, cioè da quasi 40 anni, con l'ambasciatore a Washington, Adel al-Juber, il primo non “di famiglia” ad assumere il ruolo, un uomo che conosce bene la diplomazia statunitense. Alla Salute va il capo d’Aramco Khalid al-Falih, mentre il ministro del petrolio Ali al-Naimi resta al suo posto.

Si ignora se vi sia un nesso tra le decisioni del re e l’annuncio coincidente delle autorità saudite d’avere sventato un attentato kamikaze con un’autobomba contro l'ambasciata Usa a Riad da parte di una cellula del sedicente Stato islamico. La polizia ha arrestato 93 persone, fra cui 77 sauditi, accusate di far parte del gruppo jihadista. Il piano anti-Usa sarebbe stato in "fase di preparazione avanzata" ad opera di due siriani e di un saudita e sarebbe stato scoperto a marzo.

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