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sabato 29 novembre 2014

Ue: Movimento europeo; Gozi a Congresso, verso nuovo ciclo

Scritto per EurActiv.it il 29/11/2014

L’avvio di un nuovo ciclo politico europeo è stato auspicato dal sottosegretario agli Affari Europei Sandro Gozi, intervenendo oggi a Roma in Campidoglio al congresso del Movimento europeo internazionale.

Il Congresso s’è svolto nella sala della Protomoteca, tutta la giornata di venerdì 28 e la mattina di sabato 29 novembre, con il titolo “Beyond Nations: Empowering European Citizens' Sovereignty”.

In apertura dei lavori, il presidente del Consiglio italiano del Movimento europeo Pier Virgilio Dastoli ha ricordato l’anniversario, trent'anni or sono, del progetto di Trattato istitutivo dell’Unione europea voluto da Altiero Spinelli e votato dal Parlamento europeo. Dastoli ha sottolineato che Spinelli non era per nulla favorevole al cosiddetto ‘metodo comunitario’, che Jacques Delors avrebbe poi definito “il metodo dell’ingranaggio” (un ingranaggio che s’è ora, per di più, inceppato).

Parlando ai delegati venerdì, Massimo D’Alema, ex presidente del Consiglio, s’è presentato come “euro-critico”, perché –ha spiegato- è evidente che le cose in Europa non vanno bene, ma s’è pure  detto convinto della necessità di mettere in piedi meccanismi che ci consentano di sormontare difficoltà e ostacoli.

D’Alema non è stato tenero sul cosiddetto ‘piano Juncker’ per rimettere in moto la crescita e l’occupazione -21 miliardi di euro in tre anni per metterne in moto oltre 300-: il piano –ha sostenuto-  arriva tardi ed è insufficiente e non è neppure chiaro se i soldi ci siano davvero e da dove vengano.

Nel suo discorso, questa mattina, Gozi ha ricordato il lavoro fatta dalla presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue, che si chiuderà il 31 dicembre, “in un momento difficile, ma pure pieno d’opportunità”. Quanto al cammino da proseguire perché “il lavoro dell’Unione europea non è finito”, ci sono “ancora tabù”, specialmente “quelli istituzionali”. Per cui, prima di pensare di andare al di là del Trattato di Lisbona, bisogna esplorare il potenziale e i limiti del Trattato esistente.

Il sottosegretario ha detto: “Anch'io, che sono una genuina espressione della generazione Erasmo, comincio ad avere dei dubbi sull'immagine dell’Unione”, in un’Italia che non è più il Paese dove l’opinione pubblica è più favorevole all'integrazione “soprattutto perché la governance economica è insoddisfacente”.

Gozi auspica che il Parlamento europeo possa farsi promotore di uno sviluppo istituzionale, non solo economico, dall’integrazione europea. La presidenza italiana considera acquisito il progresso dell’elezione semi-diretta del presidente della Commissione europea e rilancia il cosiddetto rapporto dei Quattro presidenti dello 2013, dei cui quattro obiettivi solo uno, l’Unione bancaria, può considerarsi al momento realizzato.

Gozi ha anche insistito sul tema dei diritti e dei valori fondamentali, che non vanno solo vagliati prima dell’ingresso di un Paese nell’Ue: il loro rispetto va anche monitorato quando un Paese è nell’Unione.

“Il Congresso –recita un comunicato- rappresenta l’occasione principale di dibattito della società civile organizzata europea durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Ue. Fra i temi in discussione lo sviluppo sostenibile per lottare contro la recessione e la disoccupazione, la capacità fiscale dell’Unione e in particolare dell’Eurozona, le relazioni con i paesi mediterranei e la politica di immigrazione, la riforma dei trattati e la democratizzazione dell’Unione”. ... di qui in avanti, prosegue comunicato stampa Movimento europeo ...

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