Scritto per Il Fatto Quotidiano del 04/08/2010
Il Times di Londra ci va proprio giù duro, su Mr B e il suo governo che perde pezzi e consensi. Dopo il paragone alla Sean Penn con Dead Man Walking, ecco un editoriale con “la resa dei conti”: il dramma è alle scene finali, Berlusconi è forse all’epilogo e se così fosse “sarebbe una buona cosa per l’Italia”. Anche il Telegraph dedica un commento di Ambrose Evans-Pritchard all’Italia “intrappolata in corsia lenta”, mentre “la crisi politica s’aggrava” e i contraccolpi economici e finanziari possono essere imminenti. In generale, la stampa internazionale alimenta grande attesa sul voto di sfiducia al sottosegretario Caliendo, ma denuncia pure confusione e incertezza. Molti parlano di “voto critico” o “voto chiave”, come WSJ, Guardian, El Pais, Le Figaro, Nouvel Obs, etc.. FT ammette un “senso di confusione totale” e vede “Fini in posizione difficile”; e l’Economist si interroga se l’ex leader di An “e' fuori, o ancora mezzo dentro?”. Anche Le Monde tratta quello che definisce “il paradosso Fini: il delfino di Berlusconi diventa suo avversario” (e pure El Pais insiste sul ruolo del presidente della Camera). Abc, invece, punta su Beppe Grillo: “Un comico italiano si presenta candidato alle elezioni”. Beh, che c’è di nuovo? Non è certo il primo e, purtroppo, non sarà l’ultimo…
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