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giovedì 25 luglio 2013

Datagate: Snowden verso la Russia; e l'Europa gioca Galileo contro Gps Usa

Scritto per Il Fatto Quotidiano del 25/07/2013, non pubblicato

Nel giorno in cui Edward Snowden, la 'talpa' del Datagate, s’avvicina alla Russia, che sta per dargli un asilo temporaneo di un anno, l’Unione europea presenta al Fucino uno strumento che, in futuro, se funzionerà, dovrebbe affrancarla dalla dipendenza dal Gps americano e darle una possibilità in più di sottrarsi al Grande Fratello Usa: nel centro spaziale di Telespazio, viene sperimentato pubblicamente per la prima volta Galileo, il sistema europeo di navigazione satellitare.

Sul fronte del Datagate, la giornata si apre con un lancio dell’agenzia russa Ria Novosti, secondo cui Mosca avrebbe concesso a Snowden di lasciare l’area transiti dell’aeroporto Sheremetyevo, dove si trova dal 23 giugno, da oltre un mese ormai, quando vi arrivò da Hong-Kong. La notizia viene poi corretta: la ‘talpa’ resta per ora dov’è, non ha ancora avuto documenti che gli consentano di entrare in Russia e non è neppure certo di ottenere l’asilo temporaneo.

La Casa Bianca si affretta a chiedere chiarimenti sull'attuale status dell'ex analista della Nsa, la cui presenza a Mosca intorbida i rapporti Usa-Russia. Più volte, il presidente Putin non ha escluso che Snowden possa restare in Russia purché cessi ogni attività anti-americana.

Se la burocrazia non sdogana ancora la ‘talpa’, un sondaggio gli dà conforto: i 3/4 degli americani pensano che le attività dell’Nsa smascherate dal Datagate violino la privacy. E, in Germania, organizzazioni umanitarie e pacifiste gli assegnano il premio 'gola profonda 2013', riconoscendogli il coraggio di rendere pubbliche informazioni sullo spionaggio Usa nonostante il rischio d’incorrere in gravi conseguenze penali.

E mentre Snowden s’accingeva all'ennesima notte nell'area transiti, al Fucino, l’Ue dava finalmente conto delle potenzialità di Galileo, un sistema di posizionamento e navigazione satellitare alternativo al Gps americano e con esso competitivo: il programma Galileo, che dovrebbe andare a regime l’anno prossimo, ha tre punti di forza specifici, precisione, affidabilità, copertura globale.

Avviato 10 anni or sono da Unione europea ed Agenzia spaziale europea (Esa), e spesso contestato per i suoi costi, progressivamente lievitati, il sistema europeo, che a regime conterà su 30 satelliti, sarà indipendente rispetto al Gps statunitense, ma potrà essere utilizzato congiuntamente senza alcuna interferenza. Secondo i calcoli della Commissione, nei prossimi 20 anni Galileo apporterà all'economia europea benefici pari a 90 miliardi di euro, ben superiori ai suoi costi, dell’ordine d’una dozzina di miliardi fino al 2020.

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