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venerdì 26 luglio 2013

Presidenza italiana Ue: Letta convoca comitato pilotaggio, semestre atipico

Scritto per EurActiv il 26/07/2013

Il premier Enrico Letta ha convocato per mercoledì 7 agosto una riunione del cosiddetto “comitato di pilotaggio” in vista del semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dei Ministri dell’Ue, dal 1.o luglio al 31 dicembre 2014. Al consulto, a quanto s’apprende, sono stati invitati vari ministri, fra cui quelli degli Esteri Emma Bonino, degli Affari Europei Enzo Moavero Milanesi e dell’Economia Fabrizio Saccomanni, e numerosi altri interlocutori qualificati. Sarà pure presente il rappresentante dell’Italia presso l’Ue, ambasciatore Stefano Sannino.

La volontà di Letta di mettere fin d’ora i principali attori del semestre italiano intorno a un tavolo testimonia l’attenzione del premier per la presidenza di turno del Consiglio dei Ministri dell’Ue. Vi presta un interesse particolare anche il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, secondo cui "il semestre italiano è occasione cruciale e banco di prova per il rilancio dell'Unione e per il ruolo d’uno Stato fondatore come il nostro", come ebbe a dire lunedì 18 durante la cerimonia del Ventaglio al Quirinale.

Finora, la riflessione sul semestre italiano è stata portata avanti soprattutto da organizzazioni e movimenti europeisti e think tanks attenti agli affari internazionali ed europei. Il 'comitato di pilotaggio', diverso nel nome, ma analogo nella funzione alle abusate 'cabine di regia', convoglia il dibattito in ambito governativo.

La presidenza italiana prenderà il testimone dalla Grecia, che chiude il trittico in corso formato anche da Irlanda e Lituania. L’Italia apre un nuovo trittico con Lettonia –esordiente nel ruolo- e Lussemburgo, Paesi con cui dovrà esserci uno stretto coordinamento.

Il proposito di partenza è di non sovraccaricare di attese il semestre italiano, di non impostare, cioè, un “programma albero di Natale”, ma di avere piuttosto chiare le priorità principali, al di là di quelli che possano poi essere i singoli dossier trattati nei Consigli dei Ministri in formazione specifica (industria e competitività, agricoltura e pesca, affari sociali, ambiente ed energia, cultura, etc).

In ambienti comunitari, si nota, senza volere smorzare attese e ambizioni, che il secondo semestre 2014 sarà “molto atipico”,  perché cadrà subito dopo le elezioni europee di fine maggio e coinciderà con il rinnovo della Commissione europea e dei Vertici delle Istituzioni comunitarie. “Si corre, quindi, il rischio –indica ad EurActiv una fonte di alto rango, che non vuole essere citata- che l’Assemblea sia in formazione e che la Commissione, in regime di ‘prorogatio’, come già avvenuto in passato, debba limitarsi a gestire gli affari correnti”.

In questo caso, l’attività legislativa sarà ridotta ai dossier in tavola non esauriti, perché dall’Esecutivo comunitario non potranno arrivare nuove proposte. Ed anche l’attività di rilancio dell’integrazione dovrebbe avere funzione propedeutica a decisioni e iniziative che potrebbero giungere a maturazione solo a partire dal 2015.

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