P R O S S I M A M E N T E

Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore - Buone Feste - Sereno Natale - Un 2017 Migliore

sabato 1 marzo 2014

Italia/Ue: Governo Renzi, dopo l’apnea, la sbornia europea

Scritto per EurActiv lo 01/03/2014

Partito quasi in apnea sui temi europei, il Governo Renzi ha vissuto, tra venerdì e sabato, una sorta di sbornia europea. Siamo sempre fermi ai gesti e alle parole. Per i fatti, l’attesa, viste le promesse, dovrebbe essere breve.

Le novità europee ci sono sia sul fronte della struttura di governo che su quello politico. Partiamo dalle prime: Matteo Renzi, che ha ritenuto di privarsi di un ministro degli Esteri esperto d’Europa come Emma Bonino e di un ministro degli Affari europei d’estrema competenza, Enzo Moavero Milanesi, ha scelto come sottosegretario agli Affari europei, in diretto rapporto con Palazzo Chigi, Sandro Gozi, deputato Pd, vice-presidente dell’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa.

Gozi è persona che conosce l’Unione. Senza stare qui a trascrivere da Wikipedia la sua biografia, subito aggiornata con il nuovo incarico, Gozi, 48 anni, diplomatico, docente, deputato dal 2006, è stato alla Commissione europea dal 2000 al 2005, prima al Gabinetto del presidente Romano Prodi, poi come consigliere politico del suo successore Manuel Barroso.

Dinamico, ambizioso –nel 2012, provò a candidarsi alle primarie del Pd per la premiership-, passioni per la musica e la maratona, Gozi conosce la materia europea e le Istituzioni comunitarie.

A lui, dovrebbe senz’altro toccare gestire tutta la partita delle ‘leggi europee’, per il recepimento di direttive e regolamenti, ed il robusto contenzioso tra Italia e Ue, che il suo predecessore è riuscito a intaccare, ma che resta particolarmente oneroso –il peggiore, fra i 28-. Non è invece ancora chiaro come le responsabilità di gestione e di organizzazione del semestre di presidenza di turno italiana del Consiglio dell’Ue, dal 1.o luglio al 31 dicembre, saranno ripartite tra il premier Renzi, il suo sotto-segretario e il ministro degli esteri Federica Mogherini.

Sul fronte politico, il congresso a Roma del Partito socialista europeo, in vista del voto di maggio per l’Assemblea di Strasburgo, ha offerto a Matteo Renzi un’occasione e una tribuna: il segretario del Pd, in questo caso, le ha sfruttate, portando –come previsto- il suo partito nel partito europeo, intrecciando contatti e fornendo ai delegati un saggio della sua oratorio ‘a tutto tondo’.

Nel suo discorso, Renzi è stato poliglotta, ha affermato che l’obiettivo è abbattere lo spread sociale nell’Ue, ha ribadito che tenere i conti in ordine è un dovere nostro e non un diktat europeo, ha posto l’accento su istruzione, lavoro e giovani, s’è impegnato a utilizzare il semestre italiano per discutere “un nuovo modello”. Ottima l’accoglienza, buono l’impatto. Da domani, anzi da lunedì, le parole dovranno tradursi in fatti. 

2 commenti:

  1. Siamo tutti ansiosi di "avere" i fatti. Le premesse, le parole, i discorsi inducono a ben sperare.
    E dunque, sperèm (lumbard).
    Mario Signorelli

    RispondiElimina
    Risposte
    1. E 'tirèm inanz', che è pure lumbard -se si scrive- così, ma suona un po' tetro...

      Elimina