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lunedì 3 marzo 2014

Ucraina/Crimea/Russia: Usa/Ue/Onu, la diplomazia abbaia e non morde

Scritto per Il Fatto Quotidiano dello 03/03/2014

Can che abbaia non morde. E, qui, ad abbaiare è una torma di cani. Ma uno solo, la Russia, ringhia e ha i denti per azzannare. Gli altri, Onu, Usa, Nato, Ue, latrano. E l’Ucraina guaisce: “La Russia ci dichiara guerra”, l’Orso ci sbrana. La diplomazia internazionale pare disarmata dopo le mosse russe in Crimea; e sembra persina colta di sorpresa, come se la crisi ucraina non si fosse trascinata per 75 giorni, prima dell’epilogo che, inevitabilmente, preludeva al braccio di ferro con Mosca.

“Pericolo di guerra”, urlano i titoli di stampa americani, mentre il segretario di Stato Usa Kerry prevede un impatto “profondo” sui rapporti tra Russia e Occidente e vuole “isolare” Mosca, colpevole di “un atto di aggressione incredibile”.

La diplomazia sciorina una riunione straordinaria a New York del Consiglio di Sicurezza dell’Onu, una riunione straordinaria, a Bruxelles, del Consiglio atlantico; e, oggi, ancora a Bruxelles, un’altra riunione straordinaria dei ministri degli Esteri dei 28 dell’Ue, dopo la visita  a Kiev della presidenza di turno greca –c’è pure il ministro degli esteri britannico Hague-.

Anche l’Italia si muove: Vertice a Palazzo Chigi, tra il premier Renzi e le ministre degli Esteri Mogherini e della Difesa Pinotti; poi telefonata di Renzi al presidente Napolitano e al duo Merkel / Hollande. La linea, liturgica, è evitare l’escalation e rispettare l’integrita dell’Ucraina.

Più che gli sfoggi della diplomazia multilaterale, colpiscono i 90 minuti di telefonata tra i presidenti Usa Obama e russo Putin: 90 minuti di totale disaccordo – riferiscono le fonti della Casa Bianca-. E Obama finisce sotto il tiro dei repubblicani perché Putin lo gabba sempre e gli sta sempre un naso avanti –ora sulla Crimea, sei mesi fa sulla Siria-.

La diplomazia non ha frecce al suo arco: l’Onu denuncia la violazione della Carta e testimonia solidarietà a Kiev; la Nato accusa Mosca di minacciare la pace e la sicurezza. Un intervento militare in Ucraina non è però ipotizzabile. I passi diplomatici sono dimostrativi: Londra, Parigi e altri boicottano la preparazione del G8 di Sochi; gli Usa intendono disertare il Vertice a giugno ed escludere la Russia dal G8; Ottawa richiama l’ambasciatore. Mosse che fanno il solletico a Putin e aizzano il nazionalismo russo.

L’Europa è frenata dai timori energetici: dall’Ucraina, transita buona parte del gas russo per l’Ue; e l’Ucraina, per stare su, ha bisogno di una valanga di aiuti che i 28 né possono né vogliono dare, mentre il Cremlino li aveva promessi al regime amico.

Il più lucido è Papa Francesco: “Sostenere ogni tentativo di dialogo”. Parlare, invece di abbaiare.

1 commento:

  1. Tutto perfetto, manca solo il fatto che la Merkel ha dichiarato che Putin vuole dialogare, e al contempo la Germania non si è unita al comunicato dei G7 sul G8: ma tanto non ha importanza, Angelina pensa ai suoi poderosi affari con la Russia e si guarda bene dallo stuzzicare Putin.
    Qualcuno dovrebbe avvertire Obama che il suo "Ufficio Esteri" fa acqua da tutte le parti, chi si offre?
    Mario Signorelli

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