Scritto per Il Fatto Quotidiano del 15/10/2010
Il ‘made in Italy’ che si vende bene all’estero non è sempre motivo d’orgoglio: il Bel Paese, l’arte e la cultura, la moda, il calcio e la Ferrari (ma non è questo l’anno buono), la buona cucina e il vino; però, ci sono pure Mr B, gli scandali, la criminalità organizzata, che, dovunque sia e comunque sia, diventa subito ‘mafia’. E, infatti, l’operazione di polizia contro la ‘ndrangheta fa colpo sulla stampa del Mondo intero, che parla unanime di “mafia calabrese”: da Le Monde (“ampia retata contro la mafia in Italia”) a Le Figaro, da El Pais (in home page) a El Mundo, da Les Echos ad Abc, i dispacci delle agenzie di stampa internazionali Afp, Reuters e Ap conquistano i siti europei ed americani. Ma anche storie meno clamorose piaccono ai media stranieri, se c’entra la mafia: il Guardian, ad esempio, s’è interessato al sequestro del lago di Averno finito nelle mani delle cosche; e il Telegraph alla lotta contro la mafia delle contraffazioni, la cosiddetta “mafia cinese” (per Les Echos, che cita i produttori danneggiati, è un mercato da 18 miliardi di euro l’anno). E non mancano gli approfondimenti: Le Figaro ha recentemente intervistato Piero Grasso, "La mafia non ha più direzione strategica".
giovedì 15 luglio 2010
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